Michael Hesemann, Paolo di Tarso. Sulle tracce archeologiche dell'Apostolo, Paoline, 2011, 30,00 €
In circa quindici capitoli, seguendo i luoghi di Paolo (Grecia e
Turchia, Israele e Cipro, Spagna, Malta, Italia meridionale e Roma),
l’autore intende mettere a fuoco l’influsso e l’importanza
dell’archeologia nel tentativo di rispondere alle domande sull’origine
degli scritti neotestamentari e sulla storia del cristianesimo. Con
tutta la documentazione archeologica a sua disposizione, Hesemann
accompagna il lettore nell’avventura incomparabile dell’Apostolo delle
genti, una delle personalità più avvincenti della storia. Paolo non
conosce mezze misure: è totale per il Dio degli ebrei, come totale si
dimostra dopo l’incontro con il Risorto, la Parola vivente del Padre in
mezzo all’umanità: vive alla luce di lui. Paolo non conosce che Cristo e
Cristo crocifisso, a cui invincibilmente dedica la vita annunziandone
la buona notizia a tutte le genti. Senza esclusione di sorte. Cittadino
dell’impero, raffinato ed eloquente, colto e aperto, profondo
conoscitore tanto dell’ebraismo quanto della cultura greco-romana, Paolo
è il più cosmopolita degli apostoli. Ancora oggi, dopo duemila anni, il
suo messaggio rimane di una «insuperabile» attualità nel momento stesso
in cui ci riporta a contatto con le origini del cristianesimo, con il
fondamento della nostra stessa civiltà. Per coloro che desiderano
conoscere e comprendere Paolo e le origini cristiane, queste pagine sono
opportune per immergersi nel suo mondo e ripercorrerne le strade
percorse.
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