giovedì 30 agosto 2012

Il travaglio delle riforme nella Chiesa

Ghislain Lafont, La Chiesa: il travaglio delle riforme. Immaginare la Chiesa cattolica, San Paolo, 2012, 30,00 €
Com’era la Chiesa prima del Concilio? Quali prospettive si sono aperte? Quali i progressi raggiunti e la condizione attuale?
Ghislain Lafont, monaco benedettino francese, cominciò negli anni del Concilio a studiare la Chiesa per capire a che punto si trovava e che cosa stava nascendo di nuovo. Decenni di studi e insegnamento lo portarono alla pubblicazione di Immaginare la Chiesa. Linee e approfondimenti per un nuovo “dire” e un nuovo “fare” della comunità cristiana (1995; ed. it. 1998), di cui questo libro può essere considerato la continuazione. Qui l’autore, con precise analisi storiche, spiega com’era la Chiesa prima del Concilio, le prospettive che si sono aperte, i progressi raggiunti e lo stallo in cui ci si trova attualmente. Un libro appassionato e documentato, di un grande conoscitore del Concilio Vaticano II.

Ripartire dall'Oriente per capire l'Occidente

Roberto Morozzo della Rocca, Passaggio a oriente. La modernità e l'Europa ortodossa, Morcelliana, 2012, 18,00 €
Dopo la caduta del muro di Berlino la modernità irrompe nell’Oriente europeo: popoli la cui identità si radica nella simbiotica unione fra nazione e religione si trovano di fronte alla difficile coabitazione con una cultura dove il senso della tradizione è perlopiù scomparso.
Un processo che conduce all’attuale assetto: appartengono all’Unione Europea quattro paesi – Grecia, Cipro, Romania, Bulgaria – che hanno portato l’ortodossia al rango di seconda componente religiosa europea, dopo il cattolicesimo e seguita dal protestantesimo. Sono queste le condizioni di una reciproca conoscenza: dei popoli ortodossi da parte di quelli occidentali e, viceversa, della modernità da parte di coloro che un tempo abitavano dietro la cortina.
Cogliere i momenti di questa integrazione che conduce verso la coscienza europea, quale è intento di questo libro, vuol dire confrontarsi con un bacino di significati che l’Oriente offre rispetto alle grandi sfide poste dall’Occidente: la storia e la tradizione, la politica e la democrazia, l’etica e l’antropologia, la scienza e la secolarizzazione, la globalizzazione e la difesa dell’ambiente. Vuol dire accostarsi a una realtà che rovescia la “logica” da cui proveniamo in quanto eredi dell’Ovest europeo, rendendola capace di esprimere – proprio stando in bilico fra gli opposti – il pensiero dei “movimenti immobili”, delle “tenebre luminose”, dei “silenziosi clamori”. Ovvero, quasi lo storico invertisse il senso di marcia, ripartire dall’Oriente per comprendere l’Occidente.

lunedì 20 agosto 2012

Dante. Una vita

Marco Santagata, Dante, Mondadori, 2012, 22,00 €
La Divina Commedia è un libro in cui l'autore riversa tutte le sue vicende personali e gli eventi di attualità, ma in generale tutti gli scritti danteschi, dalla Vita Nova al De vulgati eloquentia, hanno questa peculiarità. Ed è proprio a partire dalle tracce disseminate nelle opere, oltre che attraverso documenti e testi dell'epoca, che Marco Santagata, ricostruisce la vita di Dante offrendola al lettore. L'infanzia e l'adolescenza nella dinamica Firenze della seconda metà del '200. Gli studi giovanili mentre le malattie lo tormentavano. Il matrimonio concordato con Gemma e l'amore per Beatrice. L'amicizia con Guido e Lapo e le prime composizioni poetiche. La carriera politica e poi l'esilio. I capolavori dell'età matura e la morte. Raccontandoci la vita di Dante, Marco Santagata ci svela i tratti di una personalità complessa e affascinante, egocentrica e piena di autostima: "seguendo la sua storia constateremo come in ciò che ha visto, fatto o detto, si tratti della nascita di un amore, della morte della donna amata, lui scorga, di volta in volta, un segno del destino, l'ombra di una fatalità ineludibile, la traccia di una volontà esterna".

La sanità di Dio

Ferruccio Pinotti, La sanità di Dio, Bur, 2012, 12,00 €
Per tutta l'Italia, l'istituto San Raffaele ha rappresentato un'istituzione prestigiosa e potente. E allo stesso tempo, per anni, attraverso soprattutto la figura del suo fondatore, Don Luigi Verzè, è stato vissuto come un centro di poteri e interessi fortissimi e poco chiari, fatti di straordinari finanziamenti pubblici e privati, amicizia ostentata tra Verzè e politici di primo piano (soprattutto Silvio Berlusconi), legami spesso tesi con il Vaticano. All'improvviso, nel giugno scorso, questa monade del potere è implosa davanti ai nostri occhi, crollando finanziariamente da un giorno all'altro, trascinando in disgrazia lo stesso Don Verzè e portando al suicidio, in circostanze ancora oscure, il suo braccio destro Cau. Per la prima volta, Ferruccio Pinotti indaga sulle figure che ruotano ancora oggi attorno al San Raffaele, raccontandone la vera storia, e rivelando la lotta di potere che si combatte attorno ai suoi interessi.

Il papato di Paolo IV

Daniele Santarelli, Il papato di Paolo IV nella crisi politico-religiosa del Cinquecento, Aracne, 2012, 6,00 €
Il papato di Paolo IV (1555-59) è da ritenersi indubbiamente un papato "centrale" nella storia europea e mediterranea del Cinquecento, caratterizzato da scelte politico-ecclesiastiche molto forti e discusse: la guerra contro Carlo V e Filippo II; l'offensiva inquisitoriale contro il potente partito curiale degli "spirituali"; un'attività di riforma della Chiesa e di gestione delle nomine e dei benefici ecclesiastici che anticipò il "centralismo romano" dei pontefici dell'età post-tridentina.

giovedì 24 maggio 2012

Onorate società

John Dick, Onorate società, Laterza, 2012, 20,00 €
"Nel corso dell'ultimo secolo e mezzo la polizia, i magistrati, i politici, gli opinion makers e perfino i semplici cittadini hanno avuto accesso a un'incredibile quantità di informazioni su problema della mafia. Gli italiani si sono indignati per la violenza della criminalità organizzata e per le collusioni fra una parte della classe politica e i boss. Il risultato è stato che il dramma della mafia spesso si è dispiegato sotto la luce dei riflettori, diventando un evento mediático. Ma l'Italia; ha mostrato grande ingegnosità anche nel trovare ragioni per guardare da un.altra parte o per non fare niente. La storia delle mafie italiane, dunque, non è solo un giallo in cui bisogna cercare il colpevole, ma anche un giallo in cui bisogna cercare chi sapeva. E soprattutto, cercare di capire perché diamine chi sapeva non ha fatto nulla". Con le stesse qualità del suo libro precedente, il rigore analitico dello storico combinato al racconto del romanziere, John Dickie affronta contemporaneamente la camorra napoletana, la mafia siciliana e la 'ndrangheta calabrese, le cui origini sono tutte e tre riconducibili alla nascita dello Stato italiano.

Le ultime parole di Falcone e Borsellino

Giovanni Falcone-Paolo Borsellino, Le ultime parole di Falcone e Borsellino, Chiare Lettere, 2012, 12,90 €
In questo piccolo libro di cento pagine raccogliamo le ultime parole dei due magistrati che sono diventati il simbolo dell'Italia onesta. Di Falcone pubblichiamo, tra l'altro, "La mafia non è invincibile" (1990) e "La mafia come Antistato" (1989), interventi lucidi e determinati nel raccontare la criminalità organizzata come vero e proprio sistema di potere alternativo allo Stato e alla legge. Falcone lo diceva vent'anni fa. Aveva già visto e capito tutto. Di Borsellino pubblichiamo "Il mio ricordo di Giovanni Falcone", intervento del 23 giugno 1992, a un mese dalla strage di Capaci; "L'ultima lezione", cioè il discorso agli studenti di Bassano del Grappa (1989); "L'ultimo discorso" (Marsala, 4 luglio 1992); "L'ultima intervista" ai giornalisti francesi Fabrizio Calvi e Pierre Moscardo e l'intervento alla Biblioteca comunale di Palermo del 25 giugno 1992, un atto d'accusa sofferto e violento contro alcuni magistrati, definiti Giuda in una sala piena e pietrificata.