mercoledì 30 novembre 2011

Etica della speranza

Jurgen Moltmann, Etica della speranza, Queriniana, 2011, 29,00 €
«L’opera Teologia della speranza di Jürgen Moltmann, edita in edizione originaria nel 1964 (e in traduzione italiana con la Queriniana, già nella collana Biblioteca di teologia contemporanea, nel 1970), è ormai un testo classico della teologia del XX secolo. Il messaggio dell’opera, tradotta nelle principali lingue internazionali, affermava che l’esistenza cristiana e l’azione sociale si devono coniugare insieme. A lungo attesa, ora finalmente vi fa seguito questa nuova opera, Etica della speranza, in cui l’Autore spiega come si potrebbero prospettare, alla luce di una teologia della speranza, delle visuali etiche, dei giudizi etici e un agire concreto.

Questa nuova opera, Etica della speranza, non è un manuale che tratta di princìpi generali atemporali, ma un progetto di prassi etica. A un capitolo fondamentale sul nesso esistente tra escatologia ed etica seguono tre passaggi: il teologo cerca di delineare un’etica della vita in contrasto con un’etica della morte, un’etica della terra di fronte alle sfide ecologiche del presente e, infine, un’etica della giustizia di fronte ai crescenti squilibri sociali e globali nella convivenza sociale.
La speranza incoraggia a fare quel che oggi e domani è necessario fare, con coraggio, di fronte al pericolo.

Dio non è un assicuratore

 Marc-Francois Lacan, Dio non è un assicuratore (Dimensioni dello spirito), San Paolo, 2011, 14,00 €
Dio non è un assicuratore: ossia Dio ama il rischio e ci invita al rischio; non ne ha paura e ci invita a non averne. Così l'autore, che fu monaco benedettino e fratello del celebre psicanalista Jacques Lacan, incrocia i percorsi dell’anima personale e della sua relazione con Dio, nell’accettazione della precarietà dell’esistenza umana e nella scelta di diventare uomini cercando il vero e “continuando a camminare”. Un libro che porta con sé una testimonianza profonda e un pensiero anticonformista di grande modernità.

martedì 29 novembre 2011

Helder Camara. Lettere dal Concilio Vaticano II

Helder Camara, Roma, due del mattino. Lettere dal Concilio Vaticano II (attualità e storia), Paoline, 2011, 28,00 €
Anche nella Città Eterna l'esile vescovo brasiliano mantiene la consolidata abitudine: punta la sveglia a mezzanotte, si alza, prega, legge, riflette, scrive; dopo 3 ore si riaddormenta sulla sedia e alle 5 si sveglia definitivamente per dare inizio alla sua giornata. Così, nel pieno della notte, sono nati gli straordinari testi pubblicati in questo volume, lettere agli amici in Brasile che venivano resi partecipi dei lavori conciliari, degli incontri con personalità di spicco, di meditazioni poetiche di forte tensione spirituale, di riflessioni sulla storia e l'economia, sul cinema, la scienza, l'arte, in definitiva su ogni argomento di pertinenza dell'essere umano. A quarant'anni di distanza, le parole di Dom Helder colpiscono ancora per la loro straordinaria attualità. Il profeta annuncia e denuncia, e Dom Helder non viene mai meno a questo duplice impegno affidandosi con fiducia alla forza della verità. In sua compagnia il lettore ripercorrerà i quattro anni più significativi della Chiesa Cattolica nel XX secolo. La scoperta più grande sarà la straordinaria ricchezza di un uomo dall'apparenza modesta, ma dotato di un'umanità e di una spiritualità imponenti.

Sulle tracce archeologiche di Paolo di Tarso

Michael Hesemann, Paolo di Tarso. Sulle tracce archeologiche dell'Apostolo, Paoline, 2011, 30,00 €
In circa quindici capitoli, seguendo i luoghi di Paolo (Grecia e Turchia, Israele e Cipro, Spagna, Malta, Italia meridionale e Roma), l’autore intende mettere a fuoco l’influsso e l’importanza dell’archeologia nel tentativo di rispondere alle domande sull’origine degli scritti neotestamentari e sulla storia del cristianesimo. Con tutta la documentazione archeologica a sua disposizione, Hesemann accompagna il lettore nell’avventura incomparabile dell’Apostolo delle genti, una delle personalità più avvincenti della storia. Paolo non conosce mezze misure: è totale per il Dio degli ebrei, come totale si dimostra dopo l’incontro con il Risorto, la Parola vivente del Padre in mezzo all’umanità: vive alla luce di lui. Paolo non conosce che Cristo e Cristo crocifisso, a cui invincibilmente dedica la vita annunziandone la buona notizia a tutte le genti. Senza esclusione di sorte. Cittadino dell’impero, raffinato ed eloquente, colto e aperto, profondo conoscitore tanto dell’ebraismo quanto della cultura greco-romana, Paolo è il più cosmopolita degli apostoli. Ancora oggi, dopo duemila anni, il suo messaggio rimane di una «insuperabile» attualità nel momento stesso in cui ci riporta a contatto con le origini del cristianesimo, con il fondamento della nostra stessa civiltà. Per coloro che desiderano conoscere e comprendere Paolo e le origini cristiane, queste pagine sono opportune per immergersi nel suo mondo e ripercorrerne le strade percorse.

Istoria del Concilio Tridentino

Paolo Sarpi, Istoria del Concilio Tridentino, Einaudi, 2011, 45,00 €
Il concilio di Trento, convocato a metà Cinquecento dalla Chiesa romana per dare risposta alla Riforma protestante, viene analizzato attentamente da Sarpi, che segue le mosse dei sovrani europei nel tentativo di condizionare il rinnovamento religioso e l'azione dei vescovi per cercare di ottenere maggiore autorità nelle loro diocesi. Invece la curia romana riesce a piegare il concilio agli interessi papali e arriva a costruire una monarchia fortemente accentrata, forte di una dottrina saldamente articolata e dotata di potenti strumenti disciplinari. Il risultato sarà quella che viene chiamata la Chiesa della Controriforma.
Sarpi, diventato consultore della Repubblica di Venezia in occasione del conflitto scoppiato nel primo Seicento con la Santa Sede, che pretendeva il riconoscimento di particolari privilegi, si era convinto che l'autorità papale costruita dal concilio avesse finito con l'annullare la distinzione dei poteri fra autorità spirituale e temporale. Proprio le vicende del concilio di Trento gli consentivano di spiegare come fosse avvenuta quella trasformazione, capace di colpire l'azione politica degli Stati moderni e la sua opera poteva essere dunque uno strumento di lotta in difesa del potere laico. Non a caso la sua opera, edita a Londra nel 1619, attrasse immediatamente l'attenzione di tutta l'Europa colta e venne ben presto tradotta in francese, inglese, tedesco e latino.

Se ne esaminiamo, almeno per sommi capi, il valore e i temi, conviene senza dubbio sottolineare subito un elemento di novità che il capolavoro sarpiano presenta nella cultura europea: una narrazione di avvenimenti circoscritti a un fatto di storia ecclesiastica - appunto il concilio di Trento, in qualche modo assurto a personaggio storico - non aveva precedenti. L'originalità del Sarpi sta dunque nell'avere individuato nelle «cause e li maneggi d'una convocazione ecclesiastica, nel corso di 22 anni» un nodo storico, in cui confluisce tutta la vita europea del Cinquecento. E in effetti, i grandi avvenimenti di politica internazionale (guerre,trattative e mosse diplomatiche, scontri o compromessi fra i potenti), le grandi figure di quel secolo (papi, sovrani, riformatori, uomini politici, prelati e membri del clero regolare), i fatti di maggior rilievo nella vita dei vari paesi (l'Italia, prima di tutto, ma anche la Germania e la Francia, l'Inghilterra, i Paesi Bassi e la Spagna) sono tutti evocati a comporre il vasto, complesso affresco su cui si staglia la vicenda tridentina.

domenica 27 novembre 2011

Pellegrinaggi e luoghi santi

Nicoletta Celli-Gabriele Mandel-Alberto Pelissero-Fabrizio Vecoli, Pellegrinaggi, Electa, 2011, 22,00 €
Tutte le grandi religioni storiche sono accomunate dalla pratica del pellegrinaggio verso i rispettivi "luoghi santi".
Se per i cristiani ha un profondo valore catartico, in quanto ripercorre i luoghi di Cristo, per i musulmani è uno dei cinque pilastri dell'Islam. Nel buddhismo è la via che conduce al raggiungimento di uno stadio più avanzato dello spirito, mentre nell'induismo rappresenta un forte momento di coesione sociale.
Il Dizionario analizza minuziosamente per ogni religione le fonti e i trattati, l'epica e le modalità dell'organizzazione di un pellegrinaggio: i preparativi, i canti, i raduni, i riti, i significati più profondi di ogni viaggio spirituale.
Le utili cartine finali consentono di seguire ogni percorso : dalla Via Francigena alla Terra Santa, dalla Mecca ai pellegrinaggi sull'Himalaya, in India, nel Sud-Est asiatico e fino in Giappone.
L'"espansione" dei moderni pellegrinaggi a Lourdes, Medjugorje, Fatima e San Giovanni Rotondo segnala un fervore spirituale in forte crescita; ancora oggi come nel passato Roma, Gerusalemme, Santiago di Compostela, La Mecca e Varanasi attraggono milioni di pellegrini da tutto il mondo

Il corpo nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'islam

Stefanie Knauss, La saggia inquietudine. Il corpo nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'islam, Effatà, 2011, 15,00 €
Il corpo suscita da sempre inquietudini, e non solo nell’ambito delle religioni: è il segno della mortalità dell’essere umano e insieme il fondamento del suo essere al mondo; strumento del peccato e della salvezza; dotato di autonomia e sempre in relazione. Questi paradossi possono essere visti come limiti ma anche come chance per il corpo, occasioni per sviluppare la sua saggezza che emerge nella sua materialità e lo apre verso l’infinito. In una panoramica storica e sistematica, il volume illustra i tanti luoghi e modi del coinvolgimento del corpo nella dinamica della relazione con Dio nella teologia, nella prassi religiosa e nella vita sociale delle tre religioni monoteistiche.

La fiction religiosa italiana

Sergio Perugini, Testimoni di fede, trionfatori di audience. La fiction religiosa italiana, Effatà, 2011, 16,00 €
Un fenomeno singolare caratterizza il panorama televisivo nazionale da più di vent’anni: il costante successo della fiction religiosa.
A rappresentare questo filone di indubbio successo, in grado di adunare sempre numerosi telespettatori, sono le storie di figure bibliche, le biografie-agiografie di santi, papi e preti esemplari, nonché le stravaganti avventure di preti detective.
Ma perché queste fiction sembrano andare sempre così bene? Qual è il pubblico che le guarda? E chi sono i protagonisti di queste storie: religiosi dalla vita esemplare o semplicemente eroi dalla veste religiosa? Nell’analizzare l’impianto, gli aspetti narrativi, nonché le questioni relative agli ascolti televisivi di queste fiction, l’Autore si sofferma anche su temi di carattere sociologico, per cercare di comprendere perché una società segnata da un processo di secolarizzazione manifesti un “ritorno del sacro”, un fermento religioso che ha ricadute anche in ambito televisivo.

sabato 26 novembre 2011

Le prime comunità cristiane

Romano Penna, Le prime comunità cristiane. Persone, tempi, luoghi, forme, credenze, Carocci, 2011 (prima ristampa), 25,00 €
Questa indagine sulle origini cristiane abborda la materia non per tematiche teologiche ma percorrendo passo passo e per ambiti geo-culturali l’itinerario del movimento iniziato in terra d’Israele da Gesù di Nazaret e proseguito attraverso le varie tappe della sua prima espansione in ambito giudaico e soprattutto greco-romano, andando alla scoperta dei vari gruppi che si sono man mano costituiti nel suo nome. I cinque sostantivi del sottotitolo potrebbero anche essere formulati meno astrattamente con altrettanti interrogativi: chi? quando? dove? in che modo? con quali contenuti? L’interrogativo di fondo sul "perché" è sempre latente e permea tutti gli altri. L’esposizione offre una sintesi dei dati e delle problematiche in questione invitando ad approfondimenti ulteriori di quello che rimane un arazzo dai molteplici intrecci la cui tessitura non è ancora terminata.

Le origini del cristianesimo

Romano Penna, Le origini del cristianesimo, Carocci, 2011 (sesta ristampa), 22,70 €
Conoscere il cristianesimo nelle sue origini è forse il modo migliore per rendersi conto della sua identità più profonda e più vera. Per far ciò bisogna rifarsi alla documentazione risalente al suo primo secolo di vita, unitamente allo studio dell’ambiente con cui il cristianesimo stesso si è trovato in simbiosi. Curato da uno dei più autorevoli specialisti contemporanei, il volume offre un’introduzione al mondo straordinario del Nuovo Testamento: dalla ricostruzione dell’ambiente giudaico e greco-romano alla figura di Paolo di Tarso; dalle attestazioni archeologiche degli inizi al problema del Vangelo e dell’Apocalisse di Giovanni; dai Vangeli canonici e apocrifi alla figura storica di Gesù; dall’analisi dell´apporto di varie ermeneutiche come quella giudeo-cristiana, paolina e giovannea alla delineazione del contesto storico che segna il passaggio dal primo al secondo secolo. Quello che emerge è un quadro particolarmente ricco di tonalità ove risaltano alcuni personaggi decisivi e le componenti di un pensiero religioso fecondo nella sua dialettica.

Studi su Divo Barsotti

AA.VV., Apre gli occhi l'Amore. Studi su Divo Barsotti nel V anniversario della sua morte, San Paolo, 2011, 16,00 €
Il tema del Convegno, promosso dalla “Comunità dei figli di Dio” e patrocinato dal “Progetto culturale della Chiesa italiana” – di cui il presente volume riporta gli Atti –, è sintetizzato in alcuni versi di una poesia di don Divo, il cui titolo è “Solo l’amore conosce”: […] apre gli occhi l’Amore / e si disfà, nella Presenza pura, / l’opacità del mondo […]. A chi ha familiarità con gli scritti e la predicazione di Barsotti, questi versetti appaiono particolarmente espressivi di quella sua profonda esperienza religiosa, che presto è divenuta anche il suo messaggio: l’essere raggiunti dall’Amore di Dio, resosi Presenza nella nostra vita, ci fa capaci di penetrare l’apparente opacità del mondo per guardarlo con “altri” occhi, con lo sguardo stesso di Dio. Dio e il mondo, dunque: ecco la duplice prospettiva entro cui si è consumato tutto il cammino di don Divo. Costantemente aperto su questi due versanti, attentissimo a cogliere il messaggio di Dio all’uomo, Barsotti non ha mai cessato di prestare altrettanta attenzione al mondo per coglierne messaggi, attese e soprattutto il bisogno di salvezza.

Fra terra e cielo. Pier Giorgio Frassati

Carla Casalegno, Fra terra e cielo. Pier Giorgio Frassati. L'ingegnere dei minatori in preghiera adorante, Paoline, 2011, 9,00 €
Una biografia che vuole essere una presenza viva, interprete di un’esemplare vita moderna di santo, capace di camminare concretamente con i piedi per terra, ma con il cuore e la mente costantemente rivolti «verso l’alto». Due linee destinate a intersecarsi partono da un’unica data, il 1901: a Torino, in una famiglia dell’alta borghesia, nasce Pier Giorgio Frassati e, in una delle chiese più antiche della città, Santa Maria di Piazza, si stabiliscono i padri Sacramentini. Dopo gli anni dell’adolescenza, in cui maturò sensibilità e spiritualità iniziando a fare della comunione quotidiana un costante punto di riferimento, ecco l’incontro del giovane studente universitario con i «figli spirituali» di san Pier Giuliano Eymard, votati, secondo le intenzioni del loro fondatore, al culto dell’Eucaristia. Di qui intense ore di adorazione, trascorse dall’«uomo delle otto beatitudini» nella chiesa affidata ai sacerdoti del SS. Sacramento, e un’entusiastica partecipazione alle loro Opere eucaristiche, in un’esemplare dimensione di fede e di carità che è bello riscoprire.

mercoledì 23 novembre 2011

Come pecore in mezzo ai lupi

Primo Mazzolari, Come pecore in mezzo ai lupi, Chiarelettere, 2011, 7,00 €
I suoi scritti sorprendono per l'attualità. Questo libro ne propone una selezione, dagli anni del fascismo a quelli della Resistenza, fino al successivo tradimento della democrazia. Scritti politici, incentrati sulla necessità di ripensare la politica italiana oltre i partiti. Basta con la politica degli interessi e dei privilegi. Basta con l'oligarchia italiana. Un libro di riferimento per il presente. Una scrittura che provoca e cattura il lettore, come mostrano i frammenti riportati. Per Mazzolari i partiti sono depositi di interessi, clientele, corruzione. È impossibile cambiarli. I partiti allontanano la buona politica. C'è urgenza di ripensarla, questa politica. Mazzolari introduce con straordinaria potenza retorica la necessità di sconfiggere “Questa politica da pattumiera” (come titola un suo artico proposto nel libro). Né a sinistra, né a desta, né al centro. Perché la buona politica è possibile ritrovarla solo oltre i partiti. Una lezione per l'Italia in cui viviamo.

Una moschea a Monaco

Ian Johnson, Una moschea a Monaco, Cooper, 20,00 €
La moschea di Monaco di Baviera è una delle più grandi moschee in Europa ed è stata il primo grande centro dell’islamismo europeo fin dall’immediato dopoguerra. Nel periodo post-bellico erano presenti in Germania centinaia di migliaia di musulmani sovietici che Hitler aveva fatto prigionieri quando aveva invaso l’URSS e a cui aveva concesso la libertà a patto che ripudiassero la bandiera comunista e militassero sotto l’insegna della svastica. Un’intera divisione di un milione di soldati musulmani ex-sovietici divenne nazista, prese parte alle vicende belliche e offrì un network di spionaggio nella lotta contro l’impero sovietico. Hitler fin dagli anni ’30 aveva stipulato una salda alleanza con Amin al Husseini, il Grand Muftì di Gerusalemme, che passò un periodo della sua vita in Europa, come agente nazista ad addestrare truppe musulmane bosniache. Husseini era anche alleato dei Fratelli Musulmani, un gruppo terroristico che ha ispirato Al-Qaeda e Hamas. Lo consideravano tutti un moderato in Europa come in America tanto che persino il presidente Eisenhower lo ricevette alla Casa Bianca nel periodo della guerra fredda per servirsi di lui come una spia della CIA contro il Comunismo. Per la stessa ragione gli Americani hanno poi sostenuto in Afghanistan Osama bin Laden e i mujahedeen contro i Sovietici. Tra spie musulmane naziste, indagini della CIA, intrighi di potere, Ian Johnson firma un’opera cruciale, intrigante da leggere come una “spy-story”, necessaria per comprendere fino in fondo quali e quanti errori l’Occidente ha fatto, e continua a fare, nei suoi rapporti con l’Islam di oggi.

Finanza cattolica

Sergio Noto-Ferruccio Pinotti, Finanza cattolica, Ponte alle grazie, 2011, 14,00 €
Che il mondo laico cerchi il profitto può non piacerci, ma si spiega. Ma che vescovi, uomini di chiesa, esponenti politici che fanno professione di fede cattolica, finanzieri osservanti dei precetti religiosi siano in prima fila in comportamenti economici che di caritatevole non hanno proprio niente, è un fenomeno moralmente ripugnante, oltre che molto antico. Senza alcuna preclusione ideologica, ma solo sulla base dei documenti, questo libro racconta i fatti – a tratti clamorosi, spesso inediti – di banche grandi e piccole, società riconducibili alla vasta area della presenza cattolica nella vita civile italiana, di personaggi molto in luce e molto in ombra che hanno segnato la storia italiana del Novecento.

Come il cristianesimo ha trasformato il libro

Anthony Grafton-Williams Megan, Come il cristianesimo ha trasformato il libro, Carocci, 2009, 29,00  €
Durante i primi tre secoli dell'era cristiana, sulla spinta delle nuove esigenze di studio e di esegesi dei testi biblici e patristici, si assistette a un graduale passaggio dal rotolo papiraceo al codice e, di conseguenza, alla definizione di quella che sarà la forma del libro. Una forma destinata a rimanere sostanzialmente invariata fino ai nostri giorni, anche dopo l'avvento verso la metà del Quattrocento della stampa a caratteri mobili. Questa trasformazione fu opera in particolare di due eruditi cristiani, Origene e il suo allievo Eusebio, attivi nella provincia romana di Cesarea, in Palestina. Pur rielaborando alcuni modelli già esistenti, i due studiosi misero a punto infatti un "nuovo" tipo di supporto (il codice) e di disposizione grafica del testo (per colonne parallele) che rendeva più agevole tutta una serie di pratiche di lettura e di studio fino a quel momento impossibili sul vecchio rotolo; o almeno assai più faticose. Ripercorrendo questo momento decisivo nella storia del libro e della trasmissione della cultura, con il gusto della narrazione e dell'aneddoto propri della migliore tradizione storiografica anglosassone, Anthony Grafton e Megan Williams ci guidano alla scoperta di un mondo lontano e affascinante, animato da copisti e collezionisti, bibliotecari e bibliofili, pagani ed eretici, facendo così emergere l'inestimabile contributo che la cultura cristiana nel suo complesso ha apportato alla conservazione e alla diffusione del sapere.

Ebrei e portoghesi a Tunisi

Elia Boccara, In fuga dall'Inquisizione. Ebrei e portoghesi a Tunisi: due famiglie, quattro secoli di storia, La Giuntina, 24,00 €
Ebrei portoghesi a Tunisi: due famiglie, quattro secoli di storia. Dona Isabel Enriquez Bocarra, oriunda portoghese, di 34 anni, venne condannata nel 1670 alla prigione perpetua irremissibile dal Tribunale dell'Inquisizione di Toledo per avere osservato fin dall'età di otto anni la Legge di Mosè. Per l'autore è questo il punto di partenza per un 'inchiesta sulle proprie origini ispano-portoghesi e delle famiglie Valensin (poi Valensi) e Boccara, i quali si stabiliranno a Tunisi nel Seicento, dopo la loro fuga da Spagna o Portogallo. Elia Boccara è così riuscito a ricostituire la genealogia dei Valensi e dei Boccara e a rivelare nel contempo tutti i fasti e le vicissitudini del primo insediamento a Tunisi di questi ex marrani ritornati all'ebraismo che come principale attività esercitavano il commercio e favorivano il riscatto degli schiavi europei catturati dai corsari barbareschi. Elia Boccara racconta l'epopea della propria famiglia fino alle leggi razziali italiane del 1938. L'indipendenza della Tunisia ebbe poi come conseguenza la partenza di tutti gli europei e degli stessi ebrei tunisini. Fece anche la sua parte l'evoluzione generale dei costumi, che provocò in molti l'abbandono delle antiche regole. Ciò non impedisce all'autore di concludere con parole di speranza e di fedeltà alla fede plurimillenaria.

sabato 19 novembre 2011

Mazzolari, un uomo nella Chiesa

Giorgio Campanini, Un uomo nella Chiesa. Don Primo Mazzolari, Morcelliana, 2011, 20,00 €
La figura di don Primo Mazzolari (1890-1959) sta sempre più emergendo come una delle voci più significative del cattolicesimo italiano della prima metà del Novecento: i suoi scritti e le annate di «Adesso» (la rivista da lui fondata e in gran parte redatta) rappresentano ancora oggi un essenziale punto di riferimento per un’adeguata conoscenza del cammino della Chiesa italiana attraverso il nazionalismo, il fascismo, la Resistenza, la ricostruzione. Le pagine qui raccolte fanno il punto sull’insieme dell’opera mazzolariana, dalle passioni nazionalistiche degli anni giovanili alle intense e sofferte pagine di Tu non uccidere (1955), quasi suo testamento spirituale.
Un’ampia ricognizione sull’ormai cospicua mole di studi mazzolariani consente di fare il punto sulla sua personalità e sull’eco che ha avuto in Italia l’opera, e soprattutto la testimonianza di vita, del parroco di Bozzolo.

Che cos'è la mistica?

Maurice Blondel, Che cos'è la mistica?, Morcelliana, 2011, 18,00 €
Queste pagine inedite di Maurice Blondel dedicate alla mistica donano freschezza alla sua stessa “filosofia dell’azione”: un pensiero che va a definirsi in un duplice gesto, per un verso attingendo alla pratica e per l’altro illuminandola, perché investe la vita e il destino etico-religioso dell’uomo e dà loro orientamento. Qui la filosofia sconfina nella mistica, perché «compito essenziale della filosofia non è di abbandonarci ad essa, come se avesse il monopolio di ciò che c’è in noi; ma di metterci in condizioni di fare il passo al di là». Il concetto di mistica si pone fra mistero e filosofia: con quale metodo la mistica è accessibile all’esame della ragione? Quale può essere il contributo specifico della filosofia? Che corrispondenza v’è fra lo sguardo filosofico, pur sempre umano, e l’oggetto mistico che rinvia al divino? Come si coniugano ciò che è acquisito con ragione e ciò che è invece infuso per grazia? Queste sono le domande con cui Blondel pone la mistica come luogo in cui la filosofia mette in discussione se stessa, al crocevia tra il finito e l’infinito.

mercoledì 16 novembre 2011

Lettere ai grandi del passato. Albino Luciani

Albino Luciani, Illustrissimi - Lettere ai grandi del passato, Edizioni Messaggero, 2011 (ristampa), 14,00 €

«Caro Dickens, sono un vescovo che ha preso lo strano impegno di scrivere ogni mese... una lettera a qualche illustre personaggio».

Così Albino Luciani, allora patriarca di Venezia e poi Papa per soli 33 giorni, scriveva con prosa giornalistica ed agile, incredibilmente spiritosa e di carattere popolare ai Grandi della Storia. In questo libro, la cui prima edizione risale al 1976, sono racoclte tutte le lettere che papa Luciani aveva scritto - e pubblicato sulla rivista Messaggero di sant'Antonio dal 1971 al 1975 - indirizzandole a personaggi storici e mitici di tutti i tempi e luoghi. Il carattere particolare degli argomenti trattati in questo fantasioso epistolario, la piacevolezza dello stile, la sottile ironia che pervade ogni pagina, l'abilità di trasferire vicende e persone, problemi e soluzioni da ieri a oggi e viceversa, saltando con disinvoltura da un secolo all'altro, il linguaggio semplice e popolare, danno corpo a un'analisi tutt'altro che superficiale del mondo di quegli anni difficili e tortuosi. I personaggi incontrati sono i più diversi: da Penelope a Mark Twain, da Maria Teresa d'Austria a Figaro, da Pinocchio a Trilussa, da Scott a Ippocrate, da Quintiliano a Marconi, da Hofer a Goldoni, da santa Teresa a Goethe, da san Bernardino a Marlowe, per finire al più importante di tutti, Gesù, al quale l'autore scrive trepidando.

Non è facile scrivere lettere di fantasia, ma Albino Luciani ci riesce magistralmente. Le lettere sono incredibilmente attuali dopo più di trent’anni per tematiche (la crisi petrolifera, il relativismo, la famiglia, il bene comune, la politica) e per soluzioni proposte, merito di un’analisi tutt’altro che superficiale di questi anni così complessi. La lettura scorre veloce tra un sorriso strappato da una battuta ironica e una riflessione scaturita dalle sagge parole del prelato, il tutto dimostrando una profonda cultura che tuttavia non si perde in terminologie complesse ma resta godibile e leggibile grazie ad un linguaggio semplice e popolare. Un libro per tutti coloro che voglio approfondire le tematiche di dottrina sociale in modo insolito, avvincente ed ironico.

La Rivoluzione francese e la Chiesa

Luigi Mezzadri, La Rivoluzione francese e la Chiesa, Città nuova, 2004, 14,50 €
Evento epocale della storia occidentale, madre di tutte le rivoluzioni
successive, luogo di nascita della Dichiarazione universale dei diritti
dell'uomo, ma anche di episodi sanguinosi come fu quello del Terrore, la
Rivoluzione francese continua ad essere oggetto di attenzione e di studio. In
questo ambito, un aspetto ancora poco indagato dalla storiografia è il
rapporto tra clero e Rivoluzione. Si tratta di un rapporto complesso che ha
subito nel corso degli avvenimenti una radicale evoluzione: dall'iniziale
alleanza alla definitiva rottura, sancita dalla Costituzione civile del clero.
L'autore cerca di comprendere le ragioni profonde che hanno condotto i suoi
protagonisti ad instaurare un regime tra i più anticristiani della storia.

lunedì 14 novembre 2011

Da Gesù al cristianesimo

Mauro Pesce, Da Gesù al cristianesimo, Morcelliana, 2011,  20,00 €
Come compiere una ricerca storica su Gesù? A tale domanda cruciale Mauro Pesce cerca di rispondere in queste pagine nel confronto critico con gli studi di J. Dupont, E. Käsemann, D.C. Allison e con la più avveduta ricerca contemporanea. Di qui i due binari su cui si articola il volume: da una parte ricostruire la fisionomia storica di Gesù, dall’altra individuare quali forme religiose scaturiscono dopo di lui fra i diversi gruppi dei suoi seguaci. A fare problema, e ad essere qui messo a fuoco in quanto oggetto di interesse storico, è il nesso tra la figura di Gesù e la nascita del cristianesimo come religione distinta dal giudaismo.
Prioritaria è una osservazione di metodo su come impostare la questione Gesù/cristianesimo: assumere questo nesso nella sua continuità – come per lo più fa l’esegesi cristiana – è una posizione apologetica, orientata a giustificare una fede. Ma lo sguardo distaccato dello storico deve esaminare tutti gli elementi disponibili per ricostruire l’individuo Gesù e il suo ruolo prima di formulare un’ipotesi. Qui nello specifico si affronta la trasmissione delle sue parole (ciò che realmente ha detto) e la sua ebraicità, vale a dire la sua differenza rispetto al cristianesimo primitivo. Si evidenzia anche la necessità di una ricerca antropologica su Gesù: analizzare la sua pratica di vita, di un leader immerso fra la gente. Quando poi ci si chiede come è nato il cristianesimo, è necessario tener conto della pluralità dei cristianesimi: di quale cristianesimo si parla? Si giunge quindi al delicato problema del rapporto fra ricerca storica e presupposti della fede: come conciliare l’autonomia dello storico e la tradizione della Chiesa?
Questioni quanto mai attuali perché investono dall’interno il mestiere dello storico e l’identità della storia del cristianesimo. Se l’indagine su Gesù consta ormai di più modelli di ricerca – la storiografia la divide in Old, New e Third Quest –, né può ritenersi compiuta né può ritenersi archiviata. Ogni tassello ha la funzione di far progredire il dibattito scientifico su quella storia, e ha in sé bisogno tanto del passato – dell’esegesi dal XVI secolo ad oggi – quanto di nuove piste future.

Guida al consumo critico

Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Guida al consumo critico, Emi, 2011, 18,50€
Il sistema si sforza di convincerci che il consumo è un fatto privato che riguarda solo noi, le nostre voglie, il nostro portafogli.
Ma non è così: riguarda l'intera umanità, perché ha conseguenze sulle risorse, sull'energia, sui rifiuti, sulle condizioni di lavoro.
E se compriamo alla cieca rischiamo di renderci complici dei peggiori misfatti.
Ecco l'importanza del consumo critico, che consiste nella scelta dei prodotti non solo in base al prezzo e alla qualità, ma anche alla loro storia e al comportamento delle imprese.
Scegliere in maniera critica che cosa consumare significa votare ogni volta che facciamo la spesa.
Ma per scegliere bisogna informarsi. Perciò questa "Guida" è la compagna inseparabile del consumatore critico, lo strumento che porta sempre con sé per sapere come si comportano Nestlé, Coca-Cola, Del Monte, Barilla e tante imprese che incontriamo al supermercato.
Consumatore informato, consumatore sovrano.

Storia di Chiara e Francesco

Chiara Frugoni, Storia di Chiara e Francesco, Einaudi, 2011, 18,00€
Due ragazzi benestanti, colti, imbevuti di letture - soprattutto lui - di nobili cavalieri e amori cortesi. Ma quando un giorno questi due giovani, destinati a ereditare gli onori del loro stato sociale, volsero lo sguardo sulle cose degli uomini, videro un mondo che tradiva il messaggio del Vangelo e lo rifiutarono. Decisero, in momenti diversi, di spogliarsi delle loro ricchezze e, nudi, di abbracciare una nuova vita per gli ultimi.
Quelle di Chiara e Francesco furono due esistenze che si intrecciarono strettamente pur percorrendo, ciascuno dei due santi, cammini differenti. Lo scopriamo direttamente dalle loro voci, dai loro scritti, a cui Chiara Frugoni dedica in questo libro uno spazio del tutto nuovo.
Facendo parlare direttamente i protagonisti, la Frugoni fa del lettore un compagno di strada di Chiara e Francesco, permettendogli di accostarsi al loro generoso progetto e alle resistenze, ai tradimenti, ai compromessi con cui i due dovettero fare i conti per rendere reale la loro utopia. Del resto è una storia, quella di Chiara e Francesco, che col passare dei secoli nulla ha perso della sua travolgente novità. Al contrario, è come se il tempo trascorso non smettesse di sottolinearne la radicale modernità: il rapporto con i poveri, e quindi col denaro e il potere; il ruolo non subalterno della donna; la funzione dei laici nell'istituzione religiosa; l'importanza del lavoro manuale in servizio del prossimo e come garanzia di libertà; la relazione con fedi diverse. Poche altre figure storiche sono riuscite a forgiare un modello di comportamento capace di contrapporsi all'esistente con una radicalità pari alla loro mitezza. Perché è questo, in fondo, uno degli aspetti più caratteristici del magistero dei due santi: il tentativo di rispondere a una domanda, oggi come allora, «impossibile»: come farsi carico delle ingiustizie del mondo usando solo le parole del Vangelo?

domenica 13 novembre 2011

Nessuna salvezza fuori della Chiesa?

Giacomo Canobbio, Nessuna salvezza fuori della Chiesa? Storia e senso di un controverso principio teologico, Queriniana, 2009, 24,50 €
Il pluralismo religioso ha fatto irruzione nella ricerca teologica ormai da alcuni decenni e ha costretto a ripensare il rapporto tra chiesa e salvezza. A partire dal III secolo tale rapporto aveva trovato espressione nel principio «Nessuna salvezza fuori della chiesa». La rilettura che di esso si è compiuta nella recente teologia delle religioni ha portato a considerarlo espressione di una angusta visione dell’azione di Dio nei confronti dell’umanità e quindi a ritenerlo improponibile. Tuttavia una corretta interpretazione del principio richiede che si considerino la storia della sua formazione, il sottofondo che lo ha reso possibile, le diverse accentuazioni di cui è stato oggetto, pur respingendone qualsiasi uso strumentale (anche politico), di ieri e di oggi. Solo in questo modo se ne può cogliere l’eventuale pertinenza anche nel nostro contesto: la chiesa è effettivamente necessaria per la salvezza, perché è la traccia storica del disegno di Dio manifestatosi in Gesù Cristo.

Le vie dell'iconografia cristiana nell'Antichità e nel Medioevo

André Grabar, Le vie dell'iconografia cristiana. Antichità e Medioevo, Jaca Book, 2011, 38,00 €
André Grabar ci offre con quest’opera, che è stata senza dubbio la prima del suo genere e per molti versi è rimasta insuperata, una veduta d’insieme di un millennio di arte cristiana, dal III al XIII secolo. L’accento vi è spostato dalla considerazione delle forme e delle tecniche artistiche all’indagine del contenuto intellettuale e del valore semiotico delle immagini, attraverso la cui analisi viene rintracciata e ricostruita l’interpretazione dei soggetti cristiani in epoche e zone geografi che differenti. Sulla linea degli ormai classici e imprescindibili studi di mâle e sauter, l’autore smonta il meccanismo della creazione e stana, nel momento stesso della loro genesi, temi iconografi ci di lunghissima durata. Una ricca erudizione, associata alla capacità di servirsi con rigore di fonti eterogenee (dalle credenze popolari alle arti minori, al magistero ecclesiastico, alle speculazioni degli ambienti colti), fa di questo libro – organizzato come un dittico di cui Antichità e medioevo costituiscono i pannelli – un testo di lettura assai piacevole, in grado di illuminare la storia dell’arte come anche la storia del cristianesimo

Gaudì. La Sagrada Familia

Gaudì. La Sagrada Familia, Jaca Book, 2011, 90,00 €
Nuova edizione con DVD
Foto di Pepe Navarro. Contiene immagini inedite della basilica ultimata e un filmato della consacrazione di Benedetto XVI

L’esistenza di un monumento come la Sagrada Familia nel cuore del XX secolo resta un’eccezione e insieme una sfida per la cultura architettonica contemporanea. Essa rappresenta il prodotto, soltanto ora ultimato, dello sforzo collettivo di un’intera città e in questo assomiglia più all’impresa plurisecolare di una cattedrale medievale che a qualsiasi edificio contemporaneo.
Come nessun altro architetto del Novecento, Gaudì con la Sagrada Familia ha dato vita ad uno spazio sacro nel cuore vivo di una comunità (quando LeCorbusier con Ronchamp ha saputo farlo in un contesto isolato e attraverso un dialogo personale e privato - per quanto fertilissimo - con un interlocutore religioso).
Impresa pubblica e civile come nessun’altra, oltre che sfida per un’architettura religiosa, la Sagrada Familia è tuttavia prodotto in fieri di una genialità costruttiva entusiasmante, frutto di una ricerca tecnologica che non manca di affascinare anche i più disincantati interpreti e protagonisti della vocazione virtuosistica propria dell’architettura contemporanea.
Questo libro tuttavia testimonia - attraverso un repertorio inedito di immagini, gli interventi di studiosi e degli stessi protagonisti del cantiere di oggi - come nella Sagrada Familia si materializzi un’originale saldatura fra la componente tecnica e quella del significato, fra la dimensione creativa individuale ed il lavoro collettivo, fra il contesto civile di una città e lo spazio sacro di una chiesa.
Senza nulla togliere al genio di Gaudì, anzi a conferma della sua inventiva, il volume testimonia perciò l’esistenza di un cantiere vivo animato da architetti, ingegneri, esperti di tecnologie digitali, artigiani, storici dell’architettura, teologi e iconografi, tutti coinvolti nel progresso del progetto di Gaudì.

sabato 12 novembre 2011

L'etica smarrita della liberazione

Elena Colombetti, L'etica smarrita della liberazione. L'eredità di Simone De Beauvoir nella maternità "biotech", Vita e Pensiero, 2011, 15,00 €
Sono passati poco più di tre decenni dalla nascita di Louise Brown, prima “bambina in provetta”, e le biotecnologie legate alla generazione umana sono ormai vissute e rappresentate solo nella loro dimensione tecnico-pratica, spesso banalizzate nel campo delle offerte mediche disponibili. Il tortuoso cammino che la liberazione della donna e della procreazione ha percorso e sta percorrendo, enfatizzando in modo unilaterale la volontà soggettiva, rischia di “perdere l’etica per strada”. Da qui il titolo del libro di Elena Colombetti: un’etica smarrita della liberazione, nel duplice senso di un’etica che non sa più dove andare, confusa, e di un’etica che è stata persa, a volte per assenza di pensiero. Cercando di ricostruire criticamente la storia dei pensiero femminile che ha accompagnato la nascita e lo sviluppo delle nuove tecnologie riproduttive, Elena Colombetti mette in luce in particolare la ricaduta del pensiero di Simone de Beauvoir sull’interpretazione delle nuove biotecnologie e sulla traiettoria della comprensione del rapporto tra maternità e libertà.

L'Islam oltre i luoghi comuni

Charles Lindberg, l'Islam oltre i luoghi comuni, Pendragon, 2011, 25,00 €
Il volume ripercorre la storia dell’islam dalla sua fondazione ai giorni nostri, incrociando i dati di natura religiosa con quelli più strettamente storico-politici. Idea di fondo dell’autore è quella di tracciare, in oltre 600 pagine, un profilo il più possibile esaustivo della “questione Islam”, cercando di capire quali sono i luoghi comuni che l’Occidente ha sempre associato all’Islam e quali invece le peculiarità di una religione così strettamente in relazione con il potere politico di una zona cruciale del mondo.

La speranza non è in vendita

Luigi Ciotti, La speranza non è in vendita, Giunti, 2011, 10,00 €
"Finché c'è vita c'è speranza". Il detto è molto antico ma vero solo per metà. Non basta infatti essere vivi, per sperare: bisogna anche credere nella giustizia e impegnarsi a costruirla. Non è sufficiente indignarsi, riempire le piazze, esibire mani pulite, un profilo morale trasparente. L'etica individuale è la base di tutto, la premessa per non perdere la stima di sé. Ma per fermare il mercato delle "false" speranze bisogna trasformare la denuncia dell'ingiustizia in impegno per costruire giustizia. Questi i grandi temi che scandiscono i capitoli del libro, nei quali Don Luigi Ciotti invita a scommettere di nuovo sulle ragioni dell'impegno: Diseguaglianze, Migranti, Solidarietà e Diritti, Democrazia, Costituzione, Mafie e Chiese che "interferiscono", Legalità, Educazione e Responsabilità, Speranza. Con la concretezza che viene dal grande lavoro nel sociale, questo libro di Don Ciotti, fondatore di "Gruppo Abele" e" Libera", offre le ragioni per reagire al decadimento politico e culturale; un invito puntuale e incalzante per la mobilitazione di tutti.

Mentre il mondo stava a guardare

Silvana Arbia, Mentre il mondo stava a guardare, Mondadori, 2011, 17,50 €
Silvana Arbia è una delle persone più temute dai criminali di guerra e dai grandi ricercati internazionali. Oggi a capo della Cancelleria del Tribunale penale internazionale dell'Aja, ha lavorato per otto anni da procuratore, in prima linea. Incarico che l'ha portata nelle zone più pericolose dell'Africa, dove ha incontrato autori di efferati crimini contro l'umanità. Come Pauline Nyiramasuhuko, ministro della Famiglia in Ruanda e prima donna accusata di stupro contro l'umanità, o il sacerdote Athanase Seromba, responsabile del massacro di duemila tutsi nella sua stessa chiesa. In questa testimonianza drammatica e preziosa ci racconta da un punto di vista assolutamente unico alcune spaventose violenze di massa, oggi spesso dimenticate, dando voce alle vittime dei genocidi, analizzando come agiscono i più feroci carnefici, e spiegando perché molti Stati spesso intralciano l'azione della giustizia. Raccontandoci la sua esperienza professionale e di vita, Silvana Arbia ci offre uno straordinario esempio della battaglia civile per la ricerca della verità.

martedì 8 novembre 2011

Chiesa e Stato dall'Unità d'Italia alla Grande guerra

Camillo Brezzi, Laici, cattolici, Chiesa e Stato dall'Unità d'Italia alla Grande guerra, Il Mulino, 2011, 26,00 €
Muovendo dagli anni dell'Unità d'Italia, il volume esamina, da nuovi angoli visuali e assumendo quale spazio privilegiato di analisi il dibattito culturale e politico fra laici e cattolici, il contrasto fra Stato e Chiesa e le posizioni interne alle forze politiche. Individuando nel movimento socialista il vero antagonista, la pericolosa forza che anche sul piano organizzativo può sottrarle terreno sia nelle campagne sia tra i lavoratori delle industrie, la Chiesa di Leone XIII stabilisce un legame con le masse lavoratrici attraverso la dottrina sociale. Nel movimento cattolico, a riaffermare la netta opposizione allo Stato liberale restano i giovani democratici cristiani che, immettendo nello scenario politico un'ulteriore novità, si propongono di affrontare l'avversario socialista sul piano politico e non più soltanto su quello morale e sociale. Una tendenza che troverà tuttavia ostacoli in seno alle gerarchie ecclesiastiche e ai vertici dell'organizzazione laicale del cattolicesimo, specie in seguito alle scelte di Pio X. In questo nuovo quadro si va delineando più di una divisione tra i cattolici, incapaci di dar vita a un soggetto politico e più deboli nella realtà sociale e politica italiana alla vigilia della Grande guerra.

Teologia fedele al Nuovo Testamento?

Giuseppe Ruggieri, Prima lezione di teologia, Laterza, 2011, 12,00 €
La teologia applica la metodologia scientifica al discorso su Dio e vuole quindi accordare il pensiero di questo mondo con il messaggio cristiano. Ma il discorso su Dio nel cristianesimo del Nuovo Testamento non è in ultima analisi una negazione del sapere di questo mondo? E, allora, la teologia è compatibile con il cristianesimo? Ed è possibile una teologia che resti fedele al messaggio di Gesù di Nazaret?

Cattolici in politica

Daniela Saresella, Cattolici a sinistra, Laterza, 2011, 22,00 €
È un mondo variegato e percorso da tante correnti di pensiero, quello dei cattolici legati ai temi della sinistra e ai movimenti sociali di liberazione. Dai credenti che abbracciarono l'utopia marxista ai cattolici moderati che ipotizzarono alleanze solo strategiche con i partiti dei lavoratori, Daniela Saresella presenta i molti percorsi e i differenti caratteri che hanno connotato il complesso rapporto tra mondo cattolico e sinistra nell'Italia dell'ultimo secolo.
Una attenzione particolare è rivolta alla complessa questione dell'unità politica dei cattolici che, auspicata per molti decenni, andò scomparendo con la fine del ruolo di coagulo dei voti moderati e anticomunisti assunto dalla Dc nella Prima Repubblica.

Amicizia e discepolanza

Martin Buber-Franz Rosenzweig, Amicizia nella parola. Carteggio, Morcelliana, 2011, 18,50 €
Nel genere dell'epistolario si rivela l'intensità argomentativa dei grandi pensatori. Qui due maestri della filosofia come 'dialogo' - Rosenzweig e Buber - mettono a nudo l'intima corrispondenza come esercizio filosofico. Un esercizio all'insegna dell'amicizia e della reciproca discepolanza: aver cura delle proprie radici ed essere l'uno maestro dell'altro, nel solco della tradizione di Israele, significa anche essere condiscepoli nell'avventura di una nuova traduzione tedesca della Bibbia ebraica - che Buber dovrà continuare da solo dopo la scomparsa dell'amico. Il dialogo è talmente 'vivo' da dissolvere lo schema che concatena una missiva con la sua risposta: sfugge ai nostri occhi fino a oscurarsi il rapporto io-tu, ma pure se invisibile rivela il profondo intreccio con l'Alterità: "Perché, come potrebbero essere i gomitoli aggrovigliati l'uno all'altro, se quell'altra Mano non li avesse legati insieme per una estremità'". Le lettere si inanellano in una ideale conversazione che riproduce le pause e le accelerazioni, la condivisione e il dissenso concettuale, l'armonia e le fratture di cui si alimenta il legame dell'amicizia.

venerdì 4 novembre 2011

I tradizionalisti alla conquista di Roma

Giovanni Miccoli, La Chiesa dell'antiConcilio. I tradizionalisti alla conquista di Roma, Laterza, 2011, 24,00 €
Il 29 agosto 1976, in una sala di Lilla, alla presenza di migliaia di fedeli entusiasti, mons. Marcel Lefebvre, nel corso della messa, pronuncia un'omelia che ha vasta eco. Il 'sermone di Lilla' segna una tappa ulteriore nel suo contenzioso con Paolo VI e costituisce un punto di riferimento fondamentale per i suoi seguaci della Fraternità San Pio X. Già sospeso a divinis per aver proceduto alle ordinazioni sacerdotali che Roma gli aveva vietato, egli rivendica il suo «dovere di formare dei preti, di formare i veri preti di cui la Chiesa ha bisogno». Ma soprattutto ripete una condanna senza appello del concilio Vaticano II, il grande accusato. Sono passati sei anni dalla fondazione della Fraternità, punta di diamante del variegato movimento anticonciliare, espressione più completa delle sue ragioni. Tre decenni dopo, il decreto della Congregazione dei vescovi rimuove la scomunica di Giovanni Paolo II contro i quattro vescovi consacrati illecitamente da mons. Lefebvre. La revoca è firmata dal prefetto della Congregazione, ma la decisione, com'è ovvio, era stata di Benedetto XVI.
Giovanni Miccoli traccia la storia della Fraternità e dell'atteggiamento assunto nei suoi confronti dai papi nei quasi cinquant'anni successivi al concilio. L'interesse che una tale storia presenta è molteplice: la relazione tra Roma e la Fraternità è illuminante per capire la realtà e i caratteri della drastica contrapposizione che si espresse all'interno del concilio, un vero e proprio scontro fra due modi diversi di pensare e vivere il cristianesimo e la Chiesa. Ma anche per indicare in quale direzione papato e curia hanno inteso di volta in volta dirigere la Chiesa cattolica, sia in riferimento alla sua vita interna sia nei suoi rapporti con gli 'altri'.

Introduzione alla filosofia di Tommaso d'Aquino

Etienne Gilson, Il tomismo. Introduzione alla filosofia di san Tommaso d'Aquino, Jaca Book, 2011, 74,00 €
Quella che qui è pubblicata è la sesta e ultima edizione de Le thomisme di Étienne Gilson, che segnò nel 1965, data di apparizione, il termine di un lungo percorso apertosi nel 1919 con la prima edizione. Tra le numerose monografie del filosofo e storico della filosofia francese, Le thomisme è senza dubbio quella che si può considerare il libro di una vita, una specie di viatico che si muove e si rinnova, anche molto sensibilmente, con gli anni che passano fi no ad esprimere nelle ultime edizioni insieme con la maturità di certe intuizioni giovanili anche autentiche prospettive di innovazione. Nell’assiduo lavoro di storico (non solo medievale) e di teoreta, Gilson si è sempre confrontato, anche quando il suo studio si incentrava su altri autori, altri aspetti o altri periodi, col pensiero avvincente e sicuro di Tommaso d’Aquino. Istruttivo soprattutto per i filosofi cristiani e particolarmente per quei neo-tomisti nel cui novero tuttavia Gilson faticava a riconoscersi. Egli infatti sottolineava che l’autentico «sistema» filosofico di Tommaso traeva significato e forza dal fatto storico che Tommaso fosse anzitutto “teologo”, fortemente motivato a far risplendere la verità della sua fede nella sua integralità. Ciò stimolò, per Gilson, il contemporaneo costituirsi di una grande e intensa teologia che non poteva non includere una grande filosofia, resa solida dalla duplice critica (interna) della ragione e (esterna) della fede, entrambe in grado di attraversare i secoli, e ancora disponibili nel presente, per il valore intrinseco della loro consistenza. Il neo-tomismo tendeva ad una valorizzazione invece della «filosofia» tomista a prescindere dal suo contesto genetico che è quello di un credente-teologo impegnato nel dirsi e nel dire la verità, la bontà, la bellezza della sua fede. Si contava sul risultato «filosofico» di Tommaso, ritenuto nel suo valore spendibile nel dialogo critico con la modernità, senza chiedersi – ciò che invece Gilson ha fatto fin dall’inizio senza temere le incomprensioni dei «razionalisti» – a cosa fosse dovuto. Gilson era convinto che nel medioevo si fossero elaborate una molteplicità di filosofie, nuove e originali per effetto della fede, di livello autenticamente filosofico e così diverse rispetto a quelle dell’antichità nate in un contesto storico in cui fu assente la fede cristiana e rispetto a quelle della modernità che per principio si distanziarono dal contesto teologico e dalle sue stimolazioni.

Religione all'italiana

Franco Garelli, Religione all'italiana. L'anima del paese messa a nudo, Il Mulino, 2011, 17,00 €
"Secolarizzazione e voglia di sacro, crisi delle vocazioni e volontariato, bricolage religioso e potenza del carisma, fede dubbiosa e atei devoti, protagonismo della Chiesa e cattolicesimo su misura. Gli italiani tra religiosità tradizionale e ricerca di nuove spiritualità".
Da sempre nazione cattolica per antonomasia, in tempi recenti l'Italia ha distillato un cocktail religioso in cui agli ingredienti risaputi del passato si mescolano quelli insoliti del presente: una chiesa sempre (più) attiva nell'arena pubblica, che dà battaglia sui temi della vita, della famiglia e della bioetica, ma anche molte persone che si definiscono cattoliche pur vivendo in modo del tutto secolarizzato; l'emergere di individualismi religiosi e spiritualità alternative, accanto a una fede tradizionale riscoperta grazie agli immigrati musulmani; un sentimento religioso più diffuso e una maggior presenza ai riti rispetto ad altri paesi europei, ma anche la prevalenza di una fede dubbiosa su quella certa; una nuova voglia di sacro e di figure religiose carismatiche, insieme alla crescita di un'"appartenenza senza credenza".

martedì 1 novembre 2011

La via Francigena, da Canterbury alle Alpi

Riccardo Latini, La via Francigena da Canterbury alle Alpi. 1000 chilometri sulle orme di Sigerico, Terre di mezzo, 2011, 20,00 €
Mille chilometri a piedi (o in bicicletta) sulle orme di Sigerico, l’arcivescovo di Canterbury che nel 990 partì alla volta di Roma, lasciando per primo traccia scritta di quello che, ancora oggi, è uno dei pellegrinaggi più famosi e amati. 
Quaranta giorni lungo una strada millenaria ricca di fascino: dal verde Kent, il “giardino d’Inghilterra”, fino in Francia, attraverso regioni suggestive come la Champagne-Ardenne con i suoi grandi vigneti (ma non perdetevi la cattedrale di Reims), o i boschi della Franche-Comté e la splendida cittadina medievale di Besançon. Proseguendo raggiungerete Losanna, in Svizzera, e da lì arriverete al piccolo villaggio Bourg St-Pierre, ultimo centro abitato a pochi chilometri dal passo del Gran San Bernardo, per ricongiungervi poi al tratto italiano della Via Francigena.
Con tutte le indicazioni pratiche: la descrizione dettagliata del percorso a piedi e le varianti per la bici, le carte per orientarsi, dove trovare ospitalità e i luoghi da visitare.

In viaggio tra Israele e Palestina

Andrea Semplici-Mario Boccia, Una via di pace. In viaggio tra Israele e Palestina, Terre di mezzo, 2011, 16,00 €
Akko, Haifa, Taybe, Tulkarem, Nablus, Gerico: tre città israeliane e tre palestinesi unite da un itinerario di pace che, tappa dopo tappa, ci porta a scoprire i paesaggi, i cibi, i profumi, la storia antica e recente, i volti e le abitudini di una terra difficile ma bellissima.
Come scrive l'autore, "incontrare la gente nei caffè, perdere tempo nelle piazze, guardare, nelle ore del mattino, il passeggio delle donne, aiuta a ricomporre qualche frammento del complesso mosaico di quanto è accaduto negli ultimi sessanta anni".
Un reportage che è anche una guida, con suggerimenti utili per chi voglia percorrere la stessa strada, sapendo che ogni viaggiatore è un filo che contribuisce a ordire un tessuto di pace.
Il libro nasce nell'ambito di un programma di cooperazione decentrata fra partner italiani e città israeliane e palestinesi, per promuovere il dialogo attraverso la creazione di una "Strada del patrimonio culturale della Terra Santa del nord".