Tullio Padovani-Vincenzo Vitiello, Non dire falsa testimonianza, Il Mulino, 2011, 12,00 €
Che senso ha quel giuramento che ancora si fa pronunciare al testimone
in procinto di essere interrogato dal giudice? Un comandamento che
appare "nano" al cospetto degli altri, poiché sembra ruotare solo
intorno all'asse giudiziario, ma la sua portata assume un'estensione ben
superiore: esso attraversa la vita di tutti, chiama in causa la
moralità del singolo, la difficoltà delle sue scelte e l'eticità delle
norme collettive. Essere testimone della verità davanti a Dio, davanti
all'altro, significa scegliere un comportamento che non rechi danno al
prossimo. Un comando che lascia aperti tutti i quesiti sulla fonte della
verità e delle norme, rivelando i rapporti sempre problematici tra
etica e diritto.
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