venerdì 30 settembre 2011

Dall'impegno nella polis all'escatologia

Paul Evdokimov, La vita spirituale nella città, Qiqajon, 2011, 22,00 €
“I credenti trascorrono
    la loro vita sulla terra,
ma sono cittadini del cielo.
Ogni terra straniera è per loro una patria
e ogni patria è terra straniera”.
(A Diogneto)
Un approccio ai grandi temi della vita ecclesiale e dell’esperienza umana: dall’unicità della persona alla grazia del matrimonio, dalla lettura della Bibbia come cammino di unità alla liturgia fonte di ogni bellezza, dall’impegno attivo nella polis fino all’escatologia. Si ritrova qui in profondità il pensiero di una delle figure più prestigiose della chiesa ortodossa in Francia, che ha sempre cercato una convergenza tra le ricchezze dell’oriente e dell’occidente cristiani, consapevole che la chiesa non può essere divisa: “Malgrado le apparenze una misteriosa unità indivisibile sopravvive”.

Credere in Dio nell'epoca del disincanto

Dulio Albarello, L'umanità della fede. Credere in Dio nell'epoca del disincanto, Effatà, 2011, 13,00 €
Quale avvenire attende il cristianesimo nel contesto dell’Occidente, terra del tramonto e del disincanto? In che modo è ancora possibile vivere l’essenziale dell’esperienza cristiana nell’epoca contemporanea, segnata dal fenomeno imponente della secolarizzazione? L’autore accompagna il lettore nella ricerca di risposte a queste domande fondamentali, invitandolo a misurarsi con le sfide dell’oggi. Il cristianesimo si trova infatti a dover verificare la propria capacità di reggere la prova della vita, facendo percepire la bellezza del credere e portando a riconoscere e praticare il giusto senso dell’esistenza, nell’ascolto vitale della Parola di Dio capace di attestare la verità che rende liberi. Da questa prospettiva, anche la secolarizzazione non è più soltanto un pericolo da scongiurare, quanto piuttosto una buona opportunità per l’accoglienza dell’Evangelo. In gioco è “l’umanità della fede” nella fondata persuasione che proprio laddove ogni uomo e ogni donna s’impegnano appassionatamente con la loro esistenza, il cristianesimo è ancora e sempre “a venire”.

L'ebraicità di Gesù e dei Vangeli

Alberto Mello, L'ebraicità di Gesù e dei Vangeli, EDB, 12,80 €
Il percorso storico di Gesù, i suoi gesti come le sue parole, sono da leggere in un contesto ebraico. Gesù appartiene infatti al suo popolo. Dal punto di vista religioso e antropologico, egli rimane sostanzialmente un ebreo circonciso l'ottavo giorno, che celebra Pesach, che il sabato va in sinagoga, che legge la Scrittura in ebraico e pronuncia la benedizione sul pane e sul vino.
Per definire l'ebraismo di Gesù l'autore cerca di mettere a fuoco sia le somiglianze che le differenze con le varie forme di ebraismo del suo tempo, per quanto documentate o ricostruibili dalle fonti. Individua quattro tappe essenziali: le origini familiari di Gesù, la preparazione al ministero pubblico nel deserto accanto a Giovanni Battista, il ministero in Galilea che entra talvolta in collisione con l'osservanza dei farisei, la morte a Gerusalemme che comporta lo scontro con l'autorità religiosa sadducea e il potere di occupazione romano.
La prima parte del testo è dedicata all'ebreo Gesù, la seconda all'ebraicità dei Vangeli. Quest'ultima affronta gli aspetti letterari e teologici, spesso problematici, che legano strettamente i testi su Gesù alla Bibbia e alla teologia ebraica, quali il compimento, la sostituzione e l'antigiudaismo cristiano.

martedì 27 settembre 2011

Gerusalemme, 1948

Amos Oz, Il monte del cattivo consiglio, Feltrinelli, 2011, 16,00 €
Gerusalemme alla vigilia di quel fatidico 1948 che segnò la nascita dello stato ebraico è la vera protagonista di queste tre novelle racchiuse sotto il titolo de Il monte del cattivo consiglio e unite da un sapiente filo conduttore. Oz evoca qui, infatti, l’atmosfera tutta particolare che animava la città ebraica in quel periodo, e la narra attraverso lo sguardo di sé bambino, incarnato in diversi personaggi. La prima novella, che dà il titolo al libro, è un testo molto caro all’autore, che egli considera come una prima stesura di Una storia di amore e di tenebra. C’è una piccola famiglia gerosolimitana, con un bambino timido, un padre veterinario, una madre enigmatica che alla fine abbandonerà tutti e tutto. Uri, il protagonista de Il signor Levi, si guarda intorno nel suo piccolo quartiere popolato di personaggi strani, a volte misteriosi. La guerra d’indipendenza è alle porte. Questo lo sa anche il dottor Emanuel, che in Nostalgia scrive lunghe lettere a Mina, una donna che ha amato. Lui è molto malato, sa che vedrà solo una piccola porzione di futuro. Per intanto le racconta il presente convulso, trepidante e pure carico di malinconia, che Gerusalemme viveva in quei giorni.

Schuster e il rinnovamento cattolico

Elena Nobili, Ildefonso Schuster e il rinnovamento cattolico, Guerini, 2011, 23,50 €
Notissimo come arcivescovo di Milano dal 1930 al 1954, Schuster rivestì anche un ruolo importante nel dibattito che animò la Chiesa cattolica nei primi decenni del secolo scorso. Un periodo durante il quale egli non fu solo abate del monastero benedettino di S. Paolo, ma, dimostrando doti eccezionali come archeologo, storico, liturgista, si adoperò per una riscoperta delle radici ebraiche del cristianesimo, del legame con l’Oriente, della prima tradizione patristica. Apprezzato da diversi papi – Pio X, Benedetto XV e Pio XI – si mosse nella direzione di una riforma della Chiesa che anticipò alcune posizioni poi affermate dal Concilio Vaticano II.

Le virtù del cristiano: la differenza

Bruno Maggioni, Le virtù del cristiano: ciò che fa la differenza, San Paolo, 2011, 12,00 €
Le tre virtù teologali, fede, speranza e carità, sono esclusive del cristiano; altre, come le virtù cardinali, già note e anche praticate dagli antichi saggi pagani, completano la vita cristiana. Queste ultime, tuttavia, spesso sono state considerate soltanto in prospettiva filosofica, poco invece alla luce del Vangelo.

E ancora, proprio dalla pagine evangeliche vengono poste in risalto altre virtù importanti per la formazione del cristiano: l’accoglienza, il dialogo, il discernimento, nonché l’attesa del ritorno del Signore. È questa infatti la grande novità del Nuovo Testamento. Qohelet diceva: «Nulla di nuovo sotto il sole», tutto è vecchio… Ma ora non è più così. Nel mondo c’è qualcosa di nuovo: Dio si è “incarnato” nel nostro mondo e ci insegna che la “novità” che non viene mai meno è l’Amore. La gioia di essere amati, la capacita a nostra volta di amare: ecco quello che dà senso alla vita e rende il cristiano veramente adulto.

Non avrai altro Dio

Anselm Grun, Non avrai altri dei davanti a me: Dio è qui, San Paolo, 2011, 2,90 €
Il primo comandamento commentato da una delle guide spirituali più famose al mondo, Anselm Grün.
Questo volume fa parte di una serie (un volumetto per ogni comandamento) destinata ad aiutare i cristiani a comprendere meglio il senso dei Dieci Comandamenti e riscoprirne la bellezza e l’importanza. Provare a ricordare i Comandamenti guidati da un grande maestro spirituale può condurre a scoprire chi è veramente quel Dio che ce li ha donati e chi siamo noi.
«I Dieci Comandamenti sono un dono di Dio agli uomini, uno specchio nel quale vedere riflessi la nostra persona e il nostro stato interiore, oltre che una segnaletica universale per la società civile» (Anselm Grün).

sabato 24 settembre 2011

Versetti pericolosi. Lo scandalo della misericordia

Alberto Maggi, Versetti pericolosi. Gesù e lo scandalo della misericordia, Fazi, 2011, 16,00 €
Se Dio è amore, e non potere, non può essere comunicato attraverso la Legge o la Dottrina, ma solo mediante gesti che trasmettono vita. L'amore incondizionato però scandalizza, perché la gratuità sovverte l'ordine del potere su cui si fonda ogni società, compresa la società particolare chiamata "Chiesa". I "versetti pericolosi" narrano l'episodio dell'adultera: ci vollero tre secoli prima che questi undici scandalosi versetti di Luca trovassero ospitalità nel Nuovo Testamento e altri due per essere inseriti nella liturgia. Ma parlando del passato, Maggi allude al presente e suscita un vento di profetica ribellione contro una fatua spiritualità dell'apparire e del potere. Bibbia alla mano, ecco un viaggio capace di stravolgere il comune modo di guardare alle cose. Una rivoluzione nell'alfabeto dei sentimenti e nella cultura dei valori, che sostituisce l'amore alla forza, la misericordia al castigo, la generosità all'interesse. In Italia, dai tempi di David Maria Turoldo, nessuno riusciva a leggere con tale forza i testi sacri del cristianesimo.

Storie di eretici

Anna Foa, Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti, Il Mulino, 2011, 12,00 €
Il volume raccoglie undici storie, vere e documentate, che tentano di dar voce al non detto e all'immaginazione. Nella Roma papale fra Quattro e Seicento, la Roma della costruzione dello Stato della Chiesa e poi della Controriforma, queste storie rappresentano il rapporto fra il potere e la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti. Ma sono anche spaccati della politica e della cultura del tempo: dalle scelte della Compagnia di Gesù, a quelle della Chiesa sui rapporti con la minoranza ebraica, riflesse nel racconto di Marcello II e Alessandro Farnese.

Mistici dell'Islam

Alberto Fabio Ambrosio, Dervisci, Carocci, 2011, 16,00 €
Partendo dalla vita di Rûmî, uno dei più grandi mistici dell'Islam, dalla sua storia personale, dalle sue opere e dal suo pensiero, il libro presenta la confraternita che a questo personaggio s'ispira, la Mevleviye, conosciuta in Europa come l'ordine dei dervisci rotanti o danzanti. Il libro fornisce tutti gli elementi per gustare la raffinata cultura dei dervisci e per afferrare i cambiamenti epocali della confraternita e del paese in cui maggiormente si sono diffusi, la Turchia. Uno spazio particolarmente importante è stato dedicato alla celebre danza dei dervisci, il semâ, che tanto appassiona anche gli spettatori europei e occidentali.

venerdì 23 settembre 2011

La croce e il potere

Giovanni Filoramo, La croce e il potere. I cristiani da martiri a persecutori, Laterza, 2011, 24,00 €
Settant'anni, e la Chiesa da perseguitata si trasforma in Chiesa di Stato. Settant'anni, e la croce si trasforma in simbolo di vittoria e di potere.
«I protagonisti di questa storia sono essenzialmente due: gli imperatori romani da Costantino a Teodosio, da un lato, e vescovi cristiani, da Eusebio e Atanasio ad Ambrogio e Agostino, dall'altro. In sintesi, i rappresentanti del potere politico e del potere ecclesiastico dell'epoca. Mentre gli imperatori in questione non hanno avuto successori, i continuatori del potere ecclesiastico, dopo milleseicento anni, sono ancora tra noi»: sono stati in particolare questi uomini a rendere possibili trasformazioni destinate a condizionare la storia del mondo in cui viviamo.
È infatti in un breve periodo, compreso tra l'editto di Costantino nel 313 sulla libertà di culto e il 380, quando Teodosio dichiara il cristianesimo unica religione ufficiale dell'Impero romano, che i cristiani da martiri diventano persecutori e la loro croce, fino a quel momento simbolo della passione e della morte di Cristo, diviene strumento di potere e controllo. Giovanni Filoramo racconta questa straordinaria storia, fatta di conflitti sempre più violenti tra i seguaci dei culti pagani e i cristiani, di divisioni interne tra i vari gruppi cristiani in Oriente, in Europa e in Africa, di relazioni sempre più strette tra capi religiosi e capi del potere politico. Fino a quando la Chiesa cattolica, sconfitti nemici interni ed esterni attraverso una serie di persecuzioni, si affermerà come l'unico potere religioso dell'Impero.

mercoledì 21 settembre 2011

Esistono i laici?

Fabrizio Mastrofini, Le due chiese, lameridiana, 2011, 16,00 €
Due spettri gemelli prendono sottobraccio la Chiesa cattolica in Italia. Il primo chiama in causa il rapporto con la politica e la società. Si è sviluppato dopo la dissoluzione del partito cattolico negli anni Novanta e con la scelta dei vescovi di tenere direttamente le fila dei rapporti con la politica e le istituzioni, fino a fornire indicazioni concrete di voto. Rapporti e indicazioni che hanno privilegiato in maniera strumentale l'elettorato cattolico nell'area politica di centro-destra, ma hanno avuto l'effetto di un silenzio fragoroso sulla crisi etica della vita pubblica e sociale del paese. Il secondo spettro soffia potente per cancellare la strada nuova aperta dal Concilio Vaticano II. Nel lontano 1965 si era delineata l'importanza di un diverso e consapevole ruolo dei laici, invece negli ultimi vent'anni è stata ratificata la subalternità dei laici rispetto alle scelte e alle decisioni prese dal vertice dell'episcopato. L'associazionismo è diventato strumento delle decisioni prese in altra sede dai vescovi. I due spettri sono gemelli, rovesci del medesimo problema che chiama in causa il difficile rapporto con la società italiana in rapido mutamento.

Il futuro non si costruisce sulla paura dell'Islam

Khaled Fouad Allam, L'Islam spiegato ai leghisti, Piemme, 2011, 15,50
Per cogliere la complessità dei fenomeni a volte basta una storia. Leila è nata in Marocco e immigrata in Italia con permesso di soggiorno; tutte le mattine si sveglia alle cinque, lega al collo il suo chador colorato e raggiunge la cooperativa dove lavora; alle prime luci dell'alba, come ogni giorno, farà le pulizie nella sede della Lega Nord di Trento. Può sembrare una missione impossibile quella di spiegare l'islam ai leghisti. La Lega ha fatto della questione dell'immigrazione un bersaglio privilegiato, presentando il mondo islamico come una sorta di anti-mondo, e giocando di volta in volta su eventi ed elementi specifici: il velo, il rifiuto del crocifisso, il terrorismo, le classi separate, le moschee, la poligamia... Ci sono contraddizioni irrisolte all'interno della cultura islamica, così come ci sono in seno all'Occidente, e il sociologo Khaled Fouad Allam le affronta con estrema lucidità senza tralasciare le più spinose. Il processo di chiarificazione non può attendere. Dietro l'angolo ci sono le inquietanti derive xenofobe in crescita in tutto il continente europeo, l'assurda paura dell'Eurabia e una strisciante islamofobia che si va diffondendo anche nel nostro Paese. Il futuro non si costruisce sulla paura e l'Italia non deve temere l'islam.

venerdì 16 settembre 2011

I peccati capitali. Una lotta per la vita

Enzo Bianchi, Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali, San Paolo, 2011, 16,00 €
Come un fratello anziano, che dopo aver a lungo camminato guardando ai maestri che lo precedevano, si volge a quanti vengono dopo di lui per offrire loro la sua esperienza, così Enzo Bianchi ci insegna l'arte dimenticata della lotta spirituale, della scelta e della resistenza alla tentazione. Il relativismo etico e la cultura imperante, fanno sognare uno stile di vita esente dal rischio e della fatica e sembrano rendere fuori luogo e fuori tempo la riflessione sulla necessità della lotta interiore. Eppure senza di essa, senza un esercizio di discernimento tra il bene e il male, non è possibile edificare una personalità umana e spirituale robusta. Per ogni credente la lotta spirituale è più che mai essenziale per pervenire a una vita piena e compiuta, per fare della propria vita un capolavoro.

lunedì 12 settembre 2011

L'ironia dell'ebreo errante

Moni Ovadia, Il conto dell'ultima cena, Einaudi, 2011, 12,00 €
La tradizione ebraica della kasherut indica i cibi che si possono consumare perché conformi alle regole della Torah. Ma oltre a questo, il cibo ebraico ha prodotto un’enorme mole di storielle, divieti, ricette e prescrizioni che Ovadia ripercorre con la consueta miscela di umorismo e santità: cullandoci tra pasti e digiuni, tra falafel, molokheya, hommus e altre leccornie, tra antiche osterie e contaminazioni culinarie, e una musica che accompagna l’ospite a tavola, con l’ironia tipica dell’ebreo errante. Per un viaggio che guarda al cielo con il gusto della terra. Un viaggio dalla manna del deserto, il cosiddetto «pane degli angeli», fino a Pesakh, la Pasqua, dove un Gesù ebreo mangia agnello, pane azzimo, erbe amare e dessert.

La Cina raccontata da Liu Xiaobo

Liu Xiaobo, Monologhi del giorno del giudizio, Mondadori, 2011, 17,00 €
Nel 2009 la Corte popolare di Pechino ha processato e condannato alcuni intellettuali e giornalisti per aver partecipato alla stesura e alla diffusione di Carta 08, un manifesto civile volto a promuovere importanti riforme politiche e a sostenere la causa della difesa dei diritti umani. Un anno dopo l'ispiratore e primo firmatario del documento, Liu Xiaobo, è stato insignito del premio Nobel per la pace, ma non ha potuto ritirarlo perché rinchiuso in prigione, dove dovrà rimanere per altri dieci anni. Sfidando ancora una volta la censura di Pechino, in questa raccolta di saggi e poesie Liu Xiaobo ci offre un vasto e sconvolgente spaccato della Cina di oggi. I cittadini del paese che ambisce al ruolo di prima potenza economica mondiale vengono descritti, infatti, come cinici, ossessionati dal successo economico e personale, o come fanatici nazionalisti. Eppure, nonostante l'attuale vittoria delle forze illiberali, agli occhi di Liu Xiaobo sono evidenti le crepe che faranno implodere il sistema autoritario cinese. Ovunque nel paese stanno crescendo la disillusione giovanile, lo scollamento tra realtà concreta e ideologia politica, la rabbia contro la prepotenza dei burocrati. Malgrado la ridotta libertà d'espressione e l'oppressione del governo sulla società civile, è nel progressivo diffondersi di questi movimenti dal basso che Liu Xiaobo ripone le sue speranze, o meglio le sue certezze, di un futuro democratico anche per la Cina. Prefazione di Federico Rampini.

L'esperienza del male

Antonio Cassese, L'esperienza del male. Guerra, tortura, genocidio, terrorismo alla sbarra, Il Mulino, 2011
I trattati internazionali non riescono più a frenare i crimini di guerra: i conflitti attuali sono scontri spietati tra belligeranti diseguali che fanno regredire alla barbarie più feroce. Dilagano forme di privatizzazione della guerra che si sottraggono a qualsiasi tipo di legge. I diritti umani, poi, sono usati spesso come pretesti per attaccare l'avversario. In questa antiretorica conversazione Antonio Cassese, che pure ha dedicato la propria vita ad affermare il diritto, spesso rischiando anche in proprio, ne mette a nudo la debolezza. Ma in questo paesaggio umano dolente, dove si scandagliano i fondali oscuri della nostra convivenza civile, emerge con forza il ruolo decisivo dell'opinione pubblica internazionale: quella che Cassese intende qui risvegliare raccontandoci, con la memoria degli occhi ma anche con la generosità del cuore, la sua esperienza di judge internazionale.

Non dire falsa testimonianza

Tullio Padovani-Vincenzo Vitiello, Non dire falsa testimonianza, Il Mulino, 2011, 12,00 €
Che senso ha quel giuramento che ancora si fa pronunciare al testimone in procinto di essere interrogato dal giudice? Un comandamento che appare "nano" al cospetto degli altri, poiché sembra ruotare solo intorno all'asse giudiziario, ma la sua portata assume un'estensione ben superiore: esso attraversa la vita di tutti, chiama in causa la moralità del singolo, la difficoltà delle sue scelte e l'eticità delle norme collettive. Essere testimone della verità davanti a Dio, davanti all'altro, significa scegliere un comportamento che non rechi danno al prossimo. Un comando che lascia aperti tutti i quesiti sulla fonte della verità e delle norme, rivelando i rapporti sempre problematici tra etica e diritto.

domenica 11 settembre 2011

La fede dell'uomo in Dio

Vito Mancuso, Io e Dio. Una guida dei perplessi, Garzanti, 2011, 18,60 €
«Ma che cos'è vero, alla fine, di questa vita che se ne va, nessuno sa dove? Rispondere a questa domanda significa parlare di Dio.» Io e Dio di Vito Mancuso ruota intorno a questa domanda: una domanda intima, personale, che però coinvolge l'intera umanità, e dunque ciascuno di noi. In questo senso, per ogni uomo che viene sulla terra, cristiano o no, la partita della vita è sempre tra io e Dio.
Tuttavia oggi tenere insieme un retto pensiero di Dio e un retto pensiero del mondo è molto difficile: così qualcuno sceglie Dio per disprezzo del mondo, qualcun altro sceglie il mondo per noia di Dio, mentre molti non scelgono né l'uno né l'altro, forse perché non avvertono più quell'esigenza radicale dell'anima che qualcuno chiamava «fame e sete di giustizia». In pagine ricche di dottrina e di passione per la verità, Vito Mancuso spiega e condivide le ragioni della sua fede in Dio.
È un percorso in cui non mancano puntate polemiche, basato su un'ampia riflessione, che supera di slancio la strettoia tra due posizioni in apparenza contrapposte, che negano entrambe la nostra libertà individuale: da un lato l'autoritarismo delle gerarchie religiose, dall'altro uno scientismo ateo e semplicistico.
Ma una civiltà senza religione, o con una religione senza cultura, argomenta Vito Mancuso, perde inevitabilmente la propria coesione interna, schiacciata su una sola dimensione, in balia di un egoismo molto prossimo al cinismo o alla disperazione.
Io e Dio apre invece la strada verso una fede basata sull'amore e sul dialogo, sulla libertà e sulla giustizia.

giovedì 8 settembre 2011

La chiesa cattolica e il comunismo in Europa

Philippe Chenaux, L'ultima eresia. La chiesa cattolica e il comunismo in Europa da Lenin a Giovanni Paolo II, Carocci, 2011, 25,00 €
Il volume muove da un'idea che è quasi una provocazione: il comunismo come ultima eresia del cristianesimo. Basandosi su una documentazione in gran parte inedita, Chenaux ricostruisce la storia dei rapporti, a dir poco tormentati e conflittuali, tra la Chiesa cattolica e il comunismo in Europa, dalla rivoluzione d'Ottobre alla caduta del Muro di Berlino. Cronologicamente il volume rispecchia i tre grandi periodi in cui può suddividersi la storia politica e religiosa dell'Europa del XX secolo: la "guerra civile europea", durante la quale la Chiesa si trova di fronte all'impossibile dilemma di dover scegliere tra comunismo e nazismo; la guerra fredda, durante la quale, nella sua battaglia contro il totalitarismo sovietico, la Chiesa di Pio XII è identificata, suo malgrado, con l'Occidente; gli anni del disgelo e della distensione, quando la Chiesa sceglie la via del dialogo con i paesi dell'Est, per contribuire, infine, al crollo del sistema.

lunedì 5 settembre 2011

Il seme dell'intolleranza. Granada 1492

Adriano Prosperi, Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi. Granada 1492, Laterza, 2011, 12,00 €

«Nel 1492 ebrei, eretici e selvaggi si incontrarono in un luogo: la città di Granada, conquistata da Ferdinando re d'Aragona e da Isabella di Castiglia. A loro, già autori dell'istituzione dell'Inquisizione, si devono due decisioni di grande importanza storica: l'espulsione degli ebrei non battezzati e la spedizione di Colombo verso le Indie da cui prese avvio il dominio coloniale spagnolo sulle diverse umanità scoperte oltre l'Oceano. Fu grazie a quelle decisioni che l'età che si apriva e il mondo per la prima volta globalizzato furono dominati da tre tipi umani, tre costruzioni culturali sulle quali doveva scatenarsi la violenza di una sopraffazione legittimata da poteri politici e religiosi. Tre grandi processi storici – colonialismo, intolleranza religiosa tra cristiani, antiebraismo/antisemitismo – prendono avvio e si preparano a dominare la storia dell'Europa e del mondo».

Dal quarto Evangelo all'Apocalisse

Ugo Vanni, Dal quarto Evangelo all'Apocalisse, Cittadella editrice, 2011, 13,50 €
In questo studio vengono messe a fuoco cinque tematiche giovannee essenziali: la figura di Cristo-agnello, la dinamica dello Spirito, la venuta di Cristo, la maternità di Maria come modello della maternità della Chiesa e il concetto di santità. Ne scaturisce un percorso trasversale lungo l’intero «corpo giovanneo» nel quale si legge, quasi in trasparenza, la portata della crescita e dello sviluppo della comunità. Ed è proprio questo l’insegnamento più bello, quasi commovente, raccolto nella testimonianza di Giovanni e attraverso la mediazione materna di Maria: la comunità si lascia formare gradualmente nella fede, nel contatto vivo con il Risorto, scandito dalle celebrazioni domenicali della Pasqua. Essa cresce alla scuola dello Spirito: lo stesso Spirito che permea le pagine giovannee, lasciandovi impresse le orme di un’esperienza spirituale e di fede condotta autenticamente, in prima persona. 

Le nebbie del Congo

Angelo Ferrari-Lorenzo Orioli, Le nebbie del Congo, Emi, 2011, 14,00 €
Congo: quarto produttore di petrolio dell'Africa subsahariana, uno dei paesi da cui dipendiamo anche per il nostro pieno di benzina.
Che cosa sappiamo noi di questa nazione il cui nome evoca, più di ogni altro, l'Africa "profonda"?
"È un paese strano", ci dicono gli Autori, l'unico del continente che "celebra, inneggia ai suoi dominatori". La sua capitale Brazzaville è l'unica, in Africa, a conservare nel proprio nome il nome di un colono (ed era un italiano).
Il Congo vive in realtà "una situazione esplosiva. Anche se tutto appare calmo e tranquillo, sotto la cenere si nasconde la brace, pronta a infiammarsi alla prima scintilla".
Questo paese di fiumi e foreste un po' più grande dell'Italia, ma con un quindicesimo degli abitanti, gli Autori ce lo rivelano da molti punti di vista: sociale, economico, ambientale, politico… e soprattutto umano. Con un taglio da ricercatori e al tempo stesso da viaggiatori capaci di incontro con le persone. Come Olivier e i suoi piccoli compagni di strada, protagonisti di un inedito torneo di calcio. Tra le nebbie metaforiche e quelle reali, vomitate dalle ciminiere.

Partire dalla realtà

Aldo Trento, Cristo e il lavandino. Educare è partire dalla realtà, Lindau, 2011, 12,50 €
"Questo libro raccoglie alcune riflessioni che ero solito inserire nel bollettino della parrocchia e che poi ogni domenica durante la Messa delle 8.30, la Messa dei bambini, commentavo usando esempi tratti dalla loro vita. Tuttavia, con il tempo, mi sono reso conto che anche gli adulti desideravano che parlassi loro nello stesso modo. Perché questa pedagogia, questo modo di presentare il cristianesimo? La fede ha bisogno di essere verificata nella vita, perché solo così acquisisce consistenza e crea una nuova civiltà. Che cosa fece san Benedetto, che cosa fecero i gesuiti quando giunsero in questi luoghi? Dimostrarono come l'incontro con Cristo cambi il cuore e definisca un nuovo criterio per vivere, trasformando la vita e rendendola più umana. Che cos'è la vita senza tutti quei dettagli che la realtà ci chiama a vivere ogni giorno? Il bagno, la cucina, la sala da pranzo o la camera da letto fanno parte della realtà, e se Cristo non cambia anche la maniera di usare il bagno o di mangiare, significa che è puro moralismo. Come ha affermato Benedetto XVI: 'Il contributo dei cristiani è decisivo solo se l'intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà'." Aldo Trento

sabato 3 settembre 2011

Moschee d'Italia

Maria Bombardieri, Moschee d'Italia. Il diritto al luogo di culto. Dibattito sociale e politico, Emi, 2011, 14,00 €
Quante sono lo moschee in Italia? Le dita di una mano bastano a contarle tutte. Arrivano invece a circa 800 le sale per la preghiera.
Questo, per una popolazione di circa un milione e mezzo di musulmani sul suolo italiano.
Parlare di nuove moschee nel nostro paese accende subito gli animi.
Questo studio porta chiarezza sui termini del dibattito. Da una lato mostra come la realtà dell'Islam italiano sia variegata e non priva anche di punti di frizione al suo interno; dall'altro, situa la questione nel suo alveo naturale, che per uno stato di diritto è la libertà di culto. In Italia essa è sancita a livello costituzionale (articoli 8 e 19).

venerdì 2 settembre 2011

I ritratti originali di Gesù Cristo

Romano Penna, I ritratti originali di Gesù Cristo. Inizi e sviluppi della cristologia neotestamentaria, San Paolo, 2011, 48,00 €
Una originalissima e attesa indagine sulla cristologia del Nuovo Testamento. Attraverso al presentazione di sette fasi fondamentali e di altrettanti complessi letterari, si ricavano i veri e propri Ritratti di Gesù Cristo: 1. il giudeo- cristianesimo palestinese; 2. L'apporto geniale dell'apostolo Paolo; 3. La tradizione paolina; 4. Il contributo della lettera agli Ebrei; 5. Le tradizioni sinottiche; 6. La tradizione giovannea; 6. La prospettiva apocalittica di Giovanni a Patmos. Viene così offerta una presentazione completa e critica dei diversi modi di descrivere e raccontare la figura di Gesù Cristo, mettendo a disposizione del lettore una patrimonio storico e teologico di enormi proporzioni. Un invito a superare precomprensioni e luoghi comuni, per lasciare spazio alla libertà del Mistero. Romano Penna, nato a Castiglione Tinella (CN), sacerdote della Diocesi di Alba, è Ordinario di nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense. E' autore di numerose pubblicazioni, tra le quali ricordiamo: Lo Spirito di Cristo (1976); L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane (1991) e, presso le Edizioni San paolo, L'apostolo Paolo, Studi di esegesi e teologia (1991); Paolo di Tarso, Un cristianesimo possibile (1994); Una fede per vivere (1992).

Immagini medievali per spiegarsi il mondo ultraterreno

Jacques Le Goff, L'immaginario medievale, Laterza, 2011, 9,00 €
Quali erano i pensieri di un uomo medievale? Quali immagini popolavano la sua veglia e i suoi sogni? Attraverso la letteratura erudita e popolare, l'arte, le prediche dei chierici, i racconti di discese agli inferi, la classificazione e spiegazione dei sogni, Le Goff individua i simboli e le metafore con cui gli uomini del Medioevo interpretavano il mondo terreno e ultraterreno.