Matilde, una delle donne più potenti e guerriere del Medioevo,
appare in questo ritratto come una donna malinconica e sola, spinta a forza
dagli eventi e dalla propria devozione a farsi paladina del papa contro
l’imperatore. In realtà si tratta di una figura complessa, presa dal miraggio
tutto medievale della secessione dal mondo, della vita contemplativa nel
convento. Da un passo di Donizone a una miniatura, a un affresco, alla Matelda
di Dante, per finire con le rielaborazioni, tra Rinascimento e Controriforma,
dell’immagine della guerriera della fede: sotto le incrostazioni del mito,
gradatamente, come una sinopia affiora il volto di una donna vera.
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