Mario Biagioni - Lucia Felici, La riforma radicale nell'Europa del Cinquecento, Laterza, 2012, 13,00 €
Nel corso del Cinquecento, accanto alla Riforma magisteriale di Lutero,
Zwingli, Calvino, si è sviluppato il fenomeno complesso e meno noto
cosiddetto della Riforma radicale. Solo in pochi casi essa ha portato
alla nascita di istituzioni, tradizioni di pensiero, comunità
organizzate (tra queste i mennoniti e gli unitariani, oggi presenti
soprattutto negli Stati Uniti e in Canada, ultimi eredi degli
anabattisti e dei sociniani). Più spesso quelle idee non conformiste
hanno seguito itinerari sotterranei: la diffusione di un libro, la
predicazione di singoli personaggi, i flussi migratori in altri paesi.
Quando si sono create comunità di fedeli, questi sono stati perseguitati
e costretti alla dissimulazione. Lo spiritualismo, l'anabattismo e
inizialmente anche l'antitrinitarismo non si sono fissati in nessuna
ortodossia, ma hanno partecipato intensamente al dibattito religioso e
culturale, difendendo spesso valori che hanno contribuito in maniera
decisiva alla nascita del mondo moderno: il razionalismo, la
rispettabilità dell'ateismo, la dignità dell'uomo al di fuori del suo
credo. Il volume ricostruisce la storia e i protagonisti di questi
movimenti, evidenzia principalmente il loro fondamentale contributo alla
rottura e al superamento dei paradigmi culturali tradizionali e offre
un'ampia introduzione storica e storiografica al problema, articolata in
cinque capitoli relativi alle principali tematiche della Riforma
radicale.
Nessun commento:
Posta un commento