Valter Coralluzzo - Luca Ozzano, Religioni tra pace e guerra. Il sacro nelle relazioni internazionali del XXI secolo, Utet, 2012, 23,00 €
In seguito all'affermazione dell'ordine internazionale westfaliano, la
religione è stata confinata ai margini della disciplina delle relazioni
internazionali, che, pure per questo, è stata definita come la più
secolarizzata o la più occidentale delle scienze sociali. Per lungo
tempo gli studiosi del settore non si sono occupati, se non
marginalmente, del fenomeno religioso. Le cose però, a partire dalla
metà degli anni Settanta, hanno cominciato a cambiare. Per effetto di
una lunga serie di eventi - dalla guerra civile in Libano, alla
rivoluzione khomeinista in Iran, dalla guerriglia islamica contro
l'Armata Rossa in Afghanistan, all'affermazione del sindacato di
Solidarnosc in Polonia, dalle sanguinose guerre civili nella ex
Jugoslavia e in Algeria, all'esplodere di contrasti e conflitti con
connotazioni anche religiose in diverse aree dell'ex blocco sovietico -
l'influenza esercitata dalla religione sulla politica si è fatta sempre
più palese, riportandola al centro del dibattito teorico. "Religioni tra
pace e guerra" affronta le tematiche connesse al ruolo della religione
nelle relazioni internazionali attraverso uno scambio dialettico tra
teoria e sua applicazione ai casi concreti, fornendo un panorama capace
di tener conto del ruolo della religione in termini sia propositivi sia
critici.
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