lunedì 31 ottobre 2011

Rivoluzione cristiana

Primo Mazzolari, Rivoluzione cristiana, Edb, 2011, 27,50 €
Don Mazzolari scrisse Rivoluzione cristiana tra la fine del 1943 e il 1944, con la speranza di pubblicarlo anonimo alla macchia, ma il suo disegno non poté realizzarsi, prima a causa degli arresti che gli inflisse la polizia tedesca, poi a motivo della condanna vaticana. Rimasto tra gli inediti conservati dalla sorella Giuseppina, fu dato alle stampe nel 1967 per i tipi dell'Editrice La Locusta di Vicenza, e poi riproposto da EDB nel 1995.
L'edizione critica ne riproduce per la prima volta il testo originale, tranne che per l'ultima pagina, evidentemente smarrita, per la quale si seguono le edizioni già ricordate.
Il fondamento teologico della riflessione mazzolariana sulla 'rivoluzione cristiana' sta nella dinamica dell'Incarnazione: la rivoluzione cristiana è portata da Cristo Rivoluzionario e non c'è vera rivoluzione senza di lui. Per don Primo la prova cruciale della permanente vitalità del cristianesimo consiste proprio nel suo saper essere fermento rivoluzionario nella storia contemporanea.
Con questo ulteriore volume, la Fondazione Don Primo Mazzolari e le EDB proseguono nell'edizione critica delle opere di Mazzolari. I criteri della revisione vengono di volta in volta illustrati dal curatore, nella nota introduttiva di apertura.

Pace e giustizia. C'è una speranza?

 Ghislain Lafont, Che cosa possiamo sperare?, Edb, 2011, 25,00 €
«Che cosa possiamo sperare? La pace, la giustizia, la salvaguardia del creato. In che modo? Direi: per mezzo di una rinascita intelligente del teologico-politico. Vale a dire, anzitutto, attraverso la comunione tra gli uomini, nelle diverse comunità che essi formano; questa comunione non è statica, ma è una dialettica costante tra la "morte", vale a dire la sottomissione di un desiderio, certo buono, ma individuale, alla parola che viene dall'altro, dagli altri, che non può che spiazzare la preoccupazione di sé, e la "risurrezione", vale a dire la felicità che risulta dall'essere insieme, ove il personale è trasfigurato attraversa la rinuncia costruttrice di tutti» (dalla Conclusione).
L'autore afferma di essersi dedicato alla stesura del libro per verificare a che punto fosse la propria speranza e per condividerla. Il punto di vista che la sua riflessione sviluppa parte dal convincimento che oggi muoia una civiltà fondata sul primato del «logico», inteso come intelligibile e ragionevole, e che l'epoca attuale inviti a reintrodurre il simbolico, ovvero il primato del legame nella struttura e nella vita del reale, nel desiderio e nel sapere umani.

domenica 30 ottobre 2011

Hetty Hillesum, un inno alla vita

Isabella Adinolfi, Etty Hillesum. La fortezza inespugnabile, Il Melangolo, 2011, 18,00 €
Per quarant’anni il Diario e le Lettere di Etty Hillesum non avevano trovato un editore, ma quando furono finalmente pubblicati agli inizi degli anni ’80 del secolo passato, la loro fortuna fu ovunque immediata e straordinaria. Che cosa ha attirato l’attenzione di tanti lettori e studiosi su questi testi? La voce di una testimone della Shoah morta ad Auschwitz, consegnata alle pagine di alcuni quaderni e poche lettere fortunosamente scampate alla distruzione? Certo, ma non solo. A catturare un pubblico così vasto, ieri come oggi, è soprattutto la forza di seduzione di quella voce, in cui risuona un amore potente, capace di opporre a un’assurda vicenda di morte un’incondizionata e generosa affermazione di vita.
Ma come ha potuto quest’ebrea di appena ventisette anni edificare le alte mura che l’hanno resa una “fortezza inespugnabile” in grado di resistere fin dentro ai campi di concentramento e di sterminio alla violenza che abbruttisce e uccide? È questa la domanda a cui il saggio dà una risposta, chiarendo i successivi momenti di questo singolarissimo cammino di costruzione di sé; gli incontri, le amicizie, le letture, le prove attraverso cui è maturato fino a sciogliersi in un inno di lode alla vita e a Dio.

sabato 29 ottobre 2011

Solo dinanzi a Dio

Luigi Accattoli, Solo dinanzi all'Unico Dio. A colloquio con il priore della Certosa di Serra San Bruno, Rubbettino, 2011, 12,00 €
«Il monaco può essere paragonato al mozzo che si arrampicava sulla cima dell’albero maestro per scrutare l’orizzonte nella speranza di vedere profilarsi una riva sconosciuta. Il mozzo non è colui che guida la nave, il suo compito è solo di vegliare al suo posto di vedetta. Quando la terra appare in lontananza, grida la scoperta a tutti i membri dell’equipaggio. Come il mozzo, il monaco scruta i segni del mondo nuovo. Deve essere un uomo vigilante, totalmente teso verso il futuro a cui anela e che vorrebbe affrettare. In definitiva potrebbe essere definito l’uomo del desiderio».

Parabole come pietre

Alberto Maggi, Parabole come pietre, Cittadella, 12,00 €
L'autore scrive che le parabole sono come pietre scagliate contro un'istituzione religiosa da sempre sorda e ostile all'azione del ''Dio con noi'', ma anche che le parabole sono pietre utili per costruire la comunità del Regno di Dio sulla roccia che è la fede nel Cristo.

Cristianesimo e senso dell'esistenza


Ugo Sartorio, Fare la differenza, Cittadella, 2011, 15,80 €
«L’interrogativo che fa da sottofondo al presente saggio, se cioè il cristianesimo è ancora in grado di indicare la bellezza e la bontà dell’esistenza, trova una sua possibile risposta nella capacità di fare la differenza. […] Tale istanza richiede l’assunzione di nuovi stili di vita, di uno sguardo profetico e di un linguaggio creativo, perché il cristianesimo porta con sé il paradosso di un progetto audace nella promozione della vita. Come afferma l’autore: “Anche oggi, ogni volta che i cristiani hanno il coraggio di fare un passo avanti, di impastare la propria identità con i grandi e piccoli eventi della vita, si accende la scintilla del kairos evangelico”» (dalla Prefazione di Carmelo Dotolo).

giovedì 27 ottobre 2011

Le ragioni del credere

Carlo Maria Martini, Le ragioni del credere, Mondadori, Meridiani, 2011, 60,00 €
Il volume - una ricchissima antologia di scritti - è suddiviso in tre sezioni, seguendo la metafora delle tre città, Roma, Milano, Gerusalemme: tre luoghi - simboleggiati nei tre cuori presenti nello stemma arcivescovile - carichi di profondi significati storici, morali, evocativi e anche mistici. Gerusalemme simboleggia la Parola di Dio, Roma la Chiesa, Milano l'azione pastorale. Quattro i temi fondamentali sottesi agli scritti: 1. studio, ascolto e predicazione della Parola di Dio; 2. pratica del Ministero arcivescovile a Milano (Lettere pastorali); 3. i temi, insieme soggettivi e universali, dell'uomo di fronte alla fede, al dolore, al silenzio di Dio, all'ingiustizia; 4. il rapporto tra Chiesa e società, nelle sue manifestazioni sociali, economiche, politiche. La raccolta mostra la ricca tessitura culturale e dottrinaria e la dimensione umana e storica del pensiero del cardinale, ma evidenzia anche come questo si sia tradotto, giorno dopo giorno, nella prassi attiva dell'azione pastorale. Il primo saggio introduttivo è firmato dallo scrittore Ferruccio Parazzoli, il secondo, di taglio biografico, da Marco Garzonio, giornalista autore di una monografia su Martini. ricche le notizie sui testi, stese da Damiano Modena e Virginio Pontiggia, che di Martini sono stati, in tempi diversi, i segretari.

martedì 25 ottobre 2011

Roma 1564. La congiura contro papa Pio IV

Elena Bonora, Roma 1564. La congiura contro il Papa, Laterza, 2011, 20,00 €
Nell'inverno del 1564 alcuni congiurati tentarono di assassinare papa Pio IV: fallirono, furono processati, torturati e infine condannati a una morte atroce. Questa è la storia di quegli uomini, passati attraverso le tumultuose trasformazioni della crisi politico-religiosa cinquecentesca italiana, che infine si incontrarono a Roma: delle relazioni che vi allacciarono, dei luoghi che frequentarono, dell'immagine che sulla base di queste esperienze si formarono del 'sovrano pontefice', sino al punto di convincersi che Pio IV non era il 'vero papa'.
La loro può apparire un'impresa sgangherata, nulla più che il progetto di un gruppo di folli esaltati: anche le versioni ufficiali divulgate allora dalla corte romana accreditarono tale interpretazione. In realtà, la loro storia permette di illuminare scenari più ampi e inquietanti, e di collocare la congiura sullo sfondo che le è proprio: l'aspro conflitto che contrapponeva allora Pio IV al re di Spagna e all'Inquisizione romana, sia l'uno che l'altra determinati a fermare quel papa che con la sua politica conciliatrice verso gli eretici rischiava di provocare la rovina della Chiesa.

La verità delle religioni

M. Barros-L.E. Tomita-J.M. Vigil, Per i molti cammini di Dio. Teologia latinoamericana pluralista della liberazione, Pazzini, 2011, 18,00 €
Inizialmente possiamo dire: così come esiste l’immensa biodiversità in natura come un fatto e come incommensurabile valore che merita di essere conservato, in maniera analoga esiste la diversità delle religioni come fatti e valori da avvalorare dal momento che sono manifestazione dell’umano e dell’esperienza religiosa dell’umanità. Non è giusto pensare e affermare che solamente una specie debba prevalere, piuttosto il suo contrario; tutte le specie hanno valore e insieme rivelano le virtualità del mistero della vita. In maniera simile, non è giusto affermare che solamente una religione è vera e che le altre sono decadenza, dal momento che esse tutte rivelano qualcosa del mistero di Dio e rivelano le molteplici forme che abbiamo per camminare in fedeltà e amore verso Dio. La fede cristiana possiede categorie che le permettono di alimentare una attitudine positiva davanti al pluralismo religioso.

Gesù ebreo

Lucia Poli, Gesù ebreo. Dalla negazione al riconoscimento, Pazzini, 2011, 10,00 €
La vicenda di Gesù è strettamente legata al Giudaismo del suo tempo: la famiglia, gli apostoli, i riferimenti alla Torah, la preghiera. La sua stessa morte avviene a Gerusalemme, centro della religiosità ebraica. Anche il primo annuncio pasquale è fatto ai giudei. Col tempo i convertiti dal paganesimo sopravanzano i giudeo-cristiani, si affermano sempre di più le categorie greche, ci si allontana dall’Ebraismo. Nei secoli successivi l’antigiudaismo cristiano ha dominato il rapporto con il popolo eletto. Solo nella seconda metà del Novecento si è finalmente instaurato un nuovo clima, che, per la Chiesa cattolica, è stato sancito dalla Nostra Aetate. La rinnovata fiducia, che lentamente si è fatta spazio anche tra gli ebrei, ha portato alcuni loro studiosi a rivalutare la figura di Gesù, non più sentito come nemico, ma come fratello e maestro.

lunedì 24 ottobre 2011

L'umanesimo biblico

Carmine di Sante, L'uomo alla presenza di Dio. L'umanesimo biblico, Queriniana, 2011, 10,50 €
Come individuano le Scritture ebraico-cristiane ciò che costituisce l’essere umano veramente tale e ciò che al contrario lo disumanizza? Un breve trattato sulla concezione biblica dell’uomo, che trova le sue coordinate nella categoria di alleanza e nell’evento dell’incarnazione. Un saggio che illustra la specificità irriducibile della prospettiva biblica nel contesto delle molteplici interpretazioni dell’umano fornite oggi dalla filosofia e dalle scienze.

Che cos'è una religione?

Pierre Gisel, Che cos'è una religione?, Queriniana, 2011, 14,00 €
Che cosa è una religione? Il credere è sempre elemento costitutivo della religione? Le tradizioni religiose si modificano con il tempo? Come è giunto l’Occidente a comprendere che cosa è una religione? Secondo quali linee di tendenza la società contemporanea modifica il religioso? Le religioni corrispondono forse a una dimensione dell’essere umano, ed eventualmente a quale?
Un saggio densissimo, scritto con competenza e originalità, attento agli sviluppi in campo filosofico, antropologico, storico e sociale, rivolto non solo a studenti universitari ma anche a un pubblico più vasto, interessato alla materia.
In appendice, il commento a due testi diversissimi ma illuminanti: uno di Tommaso d’Aquino («La religione è una virtù teologale?», dalla Summa theologiae, IIa-IIae, qq. 81-100) e uno di Georg Simmel («La religione», dai Saggi di sociologia della religione).

Condannati come eretici... da ricordare con simpatia

Justo Gonzalez-Catherine Gunsalus Gonzalez-Ron Hill, Eretici, Claudiana, 2011, 15,00 €
Una vivace introduzione per i non specialisti curiosi e un utile strumento di "ripasso" per gli studiosi emsmorati alle figure storiche e alle dottrine che nei secoli la chiesa ha condannato come eretiche. Il volume è accompagnato da vignette e illustrazioni umoristiche del disegnatore Ron Hill.

domenica 23 ottobre 2011

Gli altri popoli di Dio

Gerald O'Collins, Salvezza per tutti. Gli altri popoli di Dio, Queriniana, 2011, 29,00 €
In questo nuovo studio, Gerald O’Collins indaga in maniera ampia e approfondita quello che l’Antico e il Nuovo Testamento pensano della salvezza degli “altri popoli” di Dio. O’Collins esplora la testimonianza biblica alla portata universale dell’amore e dell’offerta di salvezza di Dio. Si tratta di un tema forte e persistente nei libri della Bibbia, anche se questi ultimi contengono pure numerosi passi che formulano una concezione negativa degli “altri”.
Concludono la vasta analisi, nuova nella sua impostazione, tre capitoli sistematici sul ruolo di Gesù per la salvezza del mondo intero. Salvezza per tutti completa un altro recente libro di O’Collins, Gesù nostro redentore. La via cristiana alla salvezza. (Queriniana, Brescia 2009): il volume rende possibile e illumina il dialogo fra le fedi esaminando alla luce delle Scritture la situazione religiosa degli “altri popoli” di Dio.

Novecento teologico: una scelta di testi significativi

Rosino Gibellini (a cura di), Antologia del Novecento teologico, Queriniana, 2011, 27,00 €
«Questa Antologia del Novecento teologico raccoglie testi significativi della teologia del Novecento, seguendo il metodo storiografico messo in atto nella ricostruzione della storia de La teologia del XX secolo (1992, 20076 edizione attualizzata con una Appendice Il passo del Duemila in teologia). Si presenta complementare all’opera precedente, come avviene generalmente in altri campi, ad esempio nella storia delle letterature, della filosofia e di altre discipline, che sono integrate da una parte documentaria di testi.
I testi, qui raccolti, sono scelti seguendo il criterio della loro brevità, della internazionalità comprovata dalle traduzioni, e della espressività di categorie e di percorsi-di-pensiero, che risultano indicativi di ulteriori sviluppi e caratterizzanti il pensiero teologico più vivo e più creativo del secolo appena concluso […].
Nella scelta dei testi da proporre in questa Antologia si è prestata attenzione anche alla bellezza di espressività e di teoresi delle pagine consegnate alla cultura dal pensiero cristiano sviluppatosi lungo i tornanti del Novecento, uno dei secoli più ricchi e più vivaci di riflessione e di elaborazione teologica per le sfide affrontate. La teologia del XX secolo – nel tempo della “morte di Dio” (Nietzsche), dell’“assenza di Dio” (Heidegger), della “eclissi di Dio” (Buber) – si è posta – come documenta l’Antologia – a difesa dell’Humanum “minacciato” (Bloch) e a servizio dell’Humanum “da promuovere in pienezza e integrità” (Ricoeur), ed è caratterizzata, nei suoi molteplici percorsi e per il tramite della sua identità cristiana – dalla “passione per il Regno”, per dire nella conversazione umana “il Dio della vita”.
L’insieme dei testi costituisce una percorribile breve Biblioteca della teologia del XX secolo».

La teologia del XX secolo

Rosino Gibellini, La teologia del XX secolo, Queriniana, 2007 (sesta edizione), 43,00 €
L'opera propone una ricostruzione globale della storia del pensiero cristiano del XX secolo nei suoi momenti più significativi, nelle sue tematiche più impegnative, nei testi essenziali che ne scandiscono il percorso.
Dal SommarioI. Teologia dialettica; II. Teologia esistenziale; III. Teologia ermeneutica; IV. Teologia della cultura; V. Teologia e Modernità; VI. Teologia della secolarizzazione; VII. Il cammino della teologia cattolica dalla controversia modernista alla svolta antropologica; VIII. Teologia della storia; IX. Teologia della speranza; X. Teologia politica; XI Teologia e esperienza; XII. Teologia della liberazione; XIII. Teologia nera; XIV. Teologia femminista; XV Teologia del Terzo Mondo; XVI. Teologia ecumenica.

sabato 22 ottobre 2011

Storie dalle terre di don Peppe Diana

Domenico Seccia, La buona terra. Storie dalle terre di don Peppe Diana, La Meridiana, 2011, 14,00 €
"Al killer che chiese 'Chi è don Peppe Diana?' e poi gli sparò, avremmo voluto rispondere 'Siamo noi tutti, il suo popolo'. Lo abbiamo fatto passando dalle parole ai fatti. Dimostrando che l'alternativa alla camorra non è solo uno slogan come tanti, ma la voglia e la capacità di un popolo di riscattare le sue terre. Dalle terre di camorra a terre di don Peppe Diana. In questa sfida stiamo dando tutto noi stessi."

venerdì 21 ottobre 2011

Il popolo di Dio... nel Vaticano II

Luigi Bettazzi, Il Concilio, i giovani e il popolo di Dio, EDB, 2011, 9,00 €
Da testimone dell'evento, l'autore rivendica le novità pastorali del Vaticano II: una Parola di Dio che orienti davvero la vita del cristiano e della Chiesa, una liturgia che impregni di Cristo tutta la loro esistenza e attività. Due elementi che dovrebbero far sentire primaria la voce del popolo di Dio e spingerlo a essere lievito del cammino dell'umanità tutta verso il regno di Dio, un cammino di accoglienza dell'amore di Dio e di solidarietà verso gli altri esseri umani, a cominciare dai più piccoli, i più poveri ed emarginati.
Al tempo stesso Bettazzi manifesta la sua preoccupazione per un'ancora limitata accoglienza e ancor più limitata attuazione del Concilio. Soprattutto per il fatto che lo si interpreta in chiave minimalista, senza che la lettura della Bibbia diventi il punto di riferimento, o presentando la liturgia come la preghiera del popolo di Dio e non come «sorgente e culmine» della vita della Chiesa e dei cristiani.
Egli pensa alle giovani generazioni quali destinatarie privilegiate delle sue parole, confidando che «qualche giovane coraggioso possa superare la barriera del modo diverso di pensare e di esprimersi» per raccogliere la testimonianza di un evento che deve ancora illuminare la Chiesa di oggi e di domani.

La leggenda del papa che abolì il Vaticano

Paolo Farinella, Habemus papam. La leggenda del papa che abolì il Vaticano, Gabrielli editori, 2011, 15,00 €
Romanzo storico-teologico su un utopico papato modellato sulla figura di Francesco di Assisi, un libro di grande fascino e di grande letteratura che scalda il cuore del lettore e lo avvince dalla prima all’ultima pagina. Nell’ultimo conclave, ambientato idealmente nel giorno di Natale, a loro insaputa, i cardinali eleggono un semplice prete della diocesi di Genova che assume il nome di Francesco. Nel discorso Urbi et Orbi di fronte al mondo attonito e allo sconcerto ecclesiastico, in piazza San Pietro, Francesco I si spoglia di tutti i suoi averi, abolisce di fatto il Vaticano per restare semplicemente un uomo pellegrino sulle strade del mondo che indica la via del futuro: il ritorno alle sorgenti evangeliche e alle fonti dell’umanità…. Con un colpo di scena finale.

giovedì 20 ottobre 2011

Per una mistica contemporanea


Carlo Ossola, Il continente interiore, Marsilio, 2010, 18,00 €
«Il viaggio più lungo / è il viaggio verso l'interno», scriveva Dag Hammarskjöld; all'interno di noi poiché «la radice di ciò che ci desta meraviglia è nei nostri cuori» (Francis Ponge). Questo libro percorre, in 52 stazioni di sosta e di lettura (una per ogni settimana dell'anno), la memoria sapienziale delle Lettere e delle Scritture, in una cornice di piccole parabole e meditazioni, ritratti ed elogi, paradossi e luoghi dell'anima; libri e Maestri che hanno formato il Novecento e l'autore sono evocati nella luce dell'affetto, che fa crescere e illumina. Uno spazio di pensiero e di raccoglimenti, da Vittore Branca a Max Milner, da Archangelos a Cingoli, da Sainte-Marie de la Tourette alla Sagrada Familia, che fanno dell'Europa un lascito ricco di futuro. Così il simbolo in cui converge tutto il cammino è il «germoglio»: una promessa, un inizio, uno stelo di speranza - nell'incompiuto, nell'Aperto.

Sul dolore

Paolo Curtaz, Sul dolore. Parole che non ti aspetti, San Paolo, 2011, 15,00 €
La sofferenza, specie la sofferenza dell’innocente, è l’unica seria obiezione all’esistenza di un Dio buono e compassionevole e, da sempre, rappresenta un problema serio per chi accoglie il volto del Padre che Gesù ci ha svelato. Perché soffriamo? A cosa serve il dolore? Questo saggio riflette, con semplicità, sulla sofferenza, interrogando la Parola di Dio, senza voler dare una risposta esaustiva che la Bibbia stessa non offre. Paolo Curtaz, uno degli autori spirituali più apprezzati e originali di questi anni, porta in questo volume intenso e profondo vicende personali e di altre persone segnate dal dolore, senza nessuna pretesa di dare risposte scontate, ma con il desiderio di seguire le poche tracce di luce che emergono dalla riflessione biblica e dall’esperienza di chi è passato attraverso la sofferenza riuscendo a scorgere una prospettiva di speranza.

La forza profetica della coscienza

Andrea Gallo, Se non ora, adesso, Chiarelettere, 2011, 14,00 €
Le nuove generazioni non hanno bisogno di maestri ma di testimoni, nessuna predica, solo esempi. Don Gallo racconta episodi di vita vissuta (l'adolescenza, la mamma, i suoi incontri e battaglie) e si appella alla voglia di reagire dei giovani e delle donne. A cominciare dal sesso, che non deve essere un'arma del potere per sfruttare e discriminare, complici la Chiesa e questa politica, ma una spinta a essere se stessi e a stare bene con l'altro. Prima viene l'etica, poi la fede, dice don Gallo. Anche in famiglia, nella strada, sul lavoro. Ogni giorno. Allora il disagio di chi non è omologato, degli ultimi e dei diversi non sarà più un problema di ordine pubblico, piuttosto un'occasione di confronto, una questione sociale e umana che riguarda tutti. La forza "eversiva" del Vangelo è in un'idea di cittadinanza ricostruita a partire dall'incontro con gli altri, in pace, per un cammino veramente liberatorio a fianco dei più oppressi.

La liturgia cristiana: una rispettabile attività o segno visibile dell'eterno?

Inos Biffi, Per continuare a sentirci cristiani, Jaca Book, 2011, 14,00 €
I brevi saggi qui pubblicati non intendono dire cose nuove sulla liturgia, i sacramenti e la Chiesa. Al contrario: mirano a dire cose antiche, quelle che la fede cristiana ha sempre predicato e insegnato. Esse appartengono al mistero, alla verità della fede, e la natura della verità è di risplendere e di essere affascinante.
C’è sempre la tentazione di rendere tali cose totalmente "normali", civilmente accettabili e politicamente corrette. È così che la liturgia diventa una rispettabile attività religiosa dell’uomo, l’Eucarestia una cena a cui partecipa il più degno dei commensali, Gesù Cristo, e la Chiesa, un’associazione dei cristiani.
Tale tentazione presente nella storia è oggi una frequente deviazione.
L’autore intende riproporre la liturgia non come lodevole attività umana, ma come opera di Cristo crocifisso e resuscitato che prende con sé l’uomo per metterlo in comunione col cielo. Egualmente l’Eucarestia è vista come mistero centrale del cristianesimo, dove Cristo non benedice semplicemente una cena, ma ci offre il suo corpo di Salvatore. Infine la Chiesa è il "corpo di Cristo", l’umanità animata dal suo Spirito, alla cui costruzione ogni cristiano è chiamato a partecipare. E non solo ogni cristiano, ma ogni uomo mosso dal sincero desiderio della verità e dell’amore.
Troppe volte anche gli uomini di Chiesa sembrano più preoccupati del plauso a destra o a sinistra che non della loro peculiare missione di partecipare a tutti il mistero di Cristo, dell’Eucarestia e della Chiesa.
Il mistero cioè che ci permette di sentirci cristiani e di non cessare di stupirci personalmente perché ci è stato reso visibile l’"altro mondo".

Storie dalla Chiesa ambrosiana

Inos Biffi, Figure e vicende della Chiesa ambrosiana, Jaca Book, 2011, 70,00 €
La sezione «Nel solco di Ambrogio» raccoglie gli scritti di Inos Biffi dedicati alla sua Chiesa, quella ambrosiana, in cui affondano le sue radici cristiane, la sua formazione, i suoi studi. I primi saggi riguardano lo stesso antico governatore diventato improvvisamente e controvoglia vescovo della città imperiale. Si tratta di schizzi brevi ma incisivi sulla sua dottrina e pastorale, sull’originalità della sua teologia, tutta incentrata su Cristo, sulla novità della sua cura d’anime, tutta dedicata a iniziare i suoi fedeli all’intelligenza, al gusto e al canto del «Mistero». Dopo Ambrogio ricorrono alcuni degli altri grandi pastori che hanno illustrato e impreziosito la Chiesa di Milano, tra i quali il grande autore della Riforma cattolica, san Carlo Borromeo, nei disegni umani un perfetto esponente del nepotismo papale, ma nei disegni divini il riformatore che con le sue potenti e geniali istituzioni ha segnato per secoli e fino ad oggi questa Chiesa, che a ragione può essere definita ambroborromaica.
Sono succedute a san Carlo altre luminose figure di pastori. Inos Biffi rievoca in particolare gli arcivescovi che nel XX secolo sulla sua scia hanno governato la comunità ambrosiana con sapienza operosa ed edificante santità: due infatti - Ferrari e Schuster - sono già beati, e Montini si avvia alla beatificazione, mentre a Giovanni Colombo, che ebbe il dono della Parola per la sua Chiesa, sarà riservato tutto il secondo volume della sezione. Ma insieme con i pastori si incontrano in queste pagine altri rappresentanti di questa Chiesa, con le loro diverse vicissitudini: santi da altare – si pensi al curato Serafino Morazone celebrato dal Manzoni - o altri personaggi insigni che nell’uno o nell’altro modo sono entrati a contatto con la sua vita: si pensi a Newman. Alcuni di essi, come Schuster, Montini, Colombo, furono personalmente incontrati dall’autore di quest’opera, e allora la rievocazione assume, o assumerà, la forma della memoria. Ma, di là dall’interesse storico della materia, questo primo volume che vede la luce nella sezione «Nel solco di Ambrogio» vale anche come una suggestiva ed eloquente testimonianza: mostra come una Chiesa viva possa alimentare una teologia e formare un teologo. Lo riconosce lo stesso autore nelle ricordanze che introducono al volume.

lunedì 10 ottobre 2011

Lettere di MIchele Pellegrino

Michele Pellegrino, Lettere di paternità spirituale. Corrispondenza (1930-1977), Effatà, 2011
Una raccolta di lettere scritte da Michele Pellegrino, prete e poi vescovo e cardinale, prima e durante il suo episcopato a Torino, per la direzione spirituale di alcune persone che si erano a lui affidate.

I templi delle valli valdesi

Giorgio Tourn, I templi delle valli valdesi. Itinerario storico-turistico, Claudiana, 2011, 15,00 €
In questo volume illustrato di impianto cronologico, Giorgio Tourn ripercorre la storia dei templi - ovvero i luoghi di culto, le «chiese», dei protestanti - delle cosiddette Valli valdesi del Piemonte, storico rifugio dalle persecuzioni subite da questo gruppo di "eretici". Dopo aver descritto l'architettura di questi edifici spogli e privi di qualsiasi carattere sacro dalle grotte ai templi costruiti -, utilizzati prevalentemente per la lettura e lo studio della Bibbia, la predicazione, la preghiera e il canto degli inni, Tourn illustra gli elementi fondamentali del culto protestante, mettendone in luce mutamenti ed evoluzione.

Tribù arabe cristiane di Transgiordania

Paolo Maggiolini, Arabi cristiani di Transgiordania. Spazi politici e cultura (1841-1922), Franco Angeli, 2011, 40,00 €
Superando le consuete barriere concettuali di minoranza e maggioranza all'interno del Vicino Oriente, la vicenda storica che ha contraddistinto l'esperienza delle tribù arabe cristiane di Transgiordania chiarisce il significato e la portata del processo di modernizzazione che ebbe luogo in questa terra durante il XIX secolo. Una fase storica determinante per la comprensione dell'opera di fondazione dello stato hashemita di Giordania agli esordi del XX secolo. Il risultato di tale processo fu la sovrapposizione e l'intreccio tra la dimensione pre-moderna della cultura tribale del luogo e quella moderna di matrice occidentale introdotta nel territorio da attori politico-sociali esterni quali funzionari ottomani, missionari cristiani e mercanti provenienti dai territori di Siria e Palestina. La modernità così prodottasi non fu quindi solo frutto di un'imposizione dall'esterno e dall'alto, bensì rappresentò il risultato di una costante relazione dialettica di cooperazione, mediazione e reazione tra il territorio e i soggetti esterni che iniziarono ad operare in Transgiordania a partire dalla metà del XIX secolo. L'analisi delle modalità secondo cui si diffuse l'istituto della comunità religiosa all'interno della Transgiordania chiarisce alcuni aspetti della transizione "dallo tribù allo stato", fornendo una spiegazione di come il tribalismo poté riprodursi all'interno dello spazio politico ottomano ottocentesco e in quello hashemita dei primi decenni del Novecento.

domenica 9 ottobre 2011

Stalin e il patriarcato

Adriano Roccucci, Stalin e il patriarcato. La chiesa ortodossa e il potere sovietico 1917-1958, Einaudi, 2011, 36,00 €
In Unione Sovietica il potere comunista fece del credo antireligioso uno dei suoi cavalli di battaglia: l'«uomo nuovo» vagheggiato non avrebbe dovuto nutrire alcuna fede religiosa, né essa avrebbe dovuto occupare alcun posto nella società e nell'organizzazione dello Stato sovietico. Ma la seconda guerra mondiale avrebbe cambiato molte cose, e Stalin avrebbe imparato a gestire in modo molto piú sofisticato il suo rapporto con la Chiesa ortodossa. Una storia complessa e ricca di implicazioni, ricostruita con esattezza di dettaglio e ampio uso di fonti originali sovietiche.

Nella notte tra il 4 e il 5 settembre 1943 Stalin ricevette al Cremlino i tre metropoliti che assicuravano il governo della Chiesa ortodossa russa. Fu un incontro sorprendente. Il leader sovietico nei decenni precedenti aveva scatenato una persecuzione implacabile nei confronti degli ecclesiastici e dei fedeli ortodossi. I tre vescovi erano dei sopravvissuti all'offensiva antireligiosa consumatasi nel quarto di secolo precedente a quel colloquio.
Nel corso di una lunga e cordiale conversazione Stalin espresse il suo consenso all'elezione di un patriarca a capo della Chiesa russa. Dal 1925, infatti, la sede patriarcale era vacante, per il rifiuto del potere sovietico di autorizzare la Chiesa a eleggere un suo nuovo capo. L'8 settembre 1943 il metropolita Sergij (Stragorodskij) fu eletto patriarca di Mosca e di tutte le Russie.
Cosa aveva determinato questo cambiamento della politica religiosa sovietica? Quali erano le radici profonde di questa nuova alleanza tra Chiesa ortodossa e regime?
E perché Stalin aveva deciso di far rinascere il patriarcato?

Joseph Ratzinger. Crisi di un papato

Marco Politi, Joseph Ratzinger. Crisi di un papato, Laterza, 2011
Perché «Dio ha fatto papa un professore» se lo è chiesto anche Joseph Ratzinger. La sua leadership si cimenta con questioni altissime, ma è al tempo stesso segnata da contraddizioni e insicurezze. Marco Politi indirizza lo sguardo sulle prospettive del governo della Chiesa e sui tormenti del pontefice.
Stefano Rodotà
«Joseph Ratzinger non doveva diventare papa. Non poteva. Secondo le regole non scritte dei conclavi una personalità così 'polarizzante' non sarebbe mai riuscita a ottenere i due terzi dei voti necessari per essere eletto. Invece il 19 aprile 2005, dopo un'elezione tra le più rapide dell'ultimosecolo, il tedesco Ratzinger si affacciò sorridente alla Loggia delle Benedizioni. Chi varca il Portone di Bronzo impara presto cosa significa il termine 'polarizzare'. Significa creare con dichiarazioni, gesti e idee un campo di tensione così forte da spaccare la Chiesa tra visioni differenti»: dopo sei anni di pontificato Benedetto XVI è ancora un pontefice che divide. Eletto per rassicurare la parte di Chiesa in cerca di autorità e identità, il papa ha messo a disagio il cattolicesimo che si ispira al Concilio Vaticano II; con una citazione sprezzante su Maometto ha provocato uno scontro violento con l'Islam; elogiando Pio XII e togliendo la scomunica al vescovo negatore della Shoah ha causato una serie di crisi con l'ebraismo; le sue frasi sull'Aids hanno suscitato reazioni di protesta in tutto il pianeta; non ha affrontato questioni come il calo dei sacerdoti e il ruolo della donna.
Marco Politi ricostruisce questi anni di pontificato nel quale crisi ed errori di comunicazione sono stati ripetuti e tratteggia il profilo meno conosciuto di un papa impolitico. Un uomo sensibile, timido, caloroso e pieno di umorismo nel privato. Un uomo che crede a un cristianesimo 'religione dell'amore' e non come pacchetto di divieti. Un teologo e un intellettuale di statura. Eppure...

Santiago: senso e storia di un pellegrinaggio

Fernando e Gioia Lanzi, Santiago, Jaca Book, 2011, 80,00 €, illustrato
"Santo adalid" si canta in onore dell’Apostolo: una parola spagnola e una araba (adalid signifi ca "condottiero"): ciò esprime al meglio che il senso del pellegrinaggio a Santiago de Compostela, la sua storia e le sue peculiarità sono quelli di un grande gesto corale formatosi lungo dodici secoli, con il contributo di tutti i popoli che abitano l’Europa, e anche di quanti da altri continenti giungono qui per onorare il patrono della Spagna.
Il libro non solo conduce lungo il percorso che qui è stato a ragione denominato "Cammino Europeo" e che si è formato specificamente per il viaggio dei pellegrini ed è indubitabilmente il più ricco di testimonianze di epoche diverse, ma tratta anche degli altri percorsi lungo i quali si va a Santiago, e nei quali devozione, storia, tradizioni sono concretizzate in testimonianze di monumenti e di bellezza, e costituiscono come un grande libro in cui è scritto in molti modi che da tutto il mondo, per terra e per mare, si va a San Giacomo. Cammini tutti che, comunque percorsi, cambiano chi li fa.
Frutto di una pluriennale ricerca d’archivio e sul campo iniziata nel 1982, il libro illustra le forme che ha preso nel tempo il grande gesto universale del pellegrinaggio, del grande ritorno, della ricerca di tutti e di ciascuno di una casa, di un Centro di riferimento, di un Bene incessantemente inseguito, espressione di quel senso religioso che ha attraversato la storia dell’uomo dando forma ai luoghi e alle culture.

Ama il prossimo tuo

Enzo Bianchi-Massimo Cacciari, Ama il prossimo tuo, Il Mulino, 2011
E' il "comandamento nuovo" che umanizza e dà un significato universale a tutti gli altri che, se assunti nella loro pienezza, convergono verso questo appello unitario. Esso esprime la rottura più importante compiuta da Gesù rispetto al giudaismo: la logica della religione dei Padri si apre a una dimensione "altra", segnando il passaggio dalla Legge mosaica alla legge dell'Amore, come presenza di Dio nella storia. Ma a chi mi faccio prossimo? E' possibile oltrepassare la solitudine del singolo per aprirsi all'altro? Un comandamento difficile e quasi sempre smentito: si può non praticarlo, ma non si può negarlo e non riconoscere che ha cambiato alla radice la storia dell'uomo.

domenica 2 ottobre 2011

Il cammino del monaco

AA.VV., Il cammino del monaco, Qiqajon, 2009, 50,00 €
“Chi è il monaco e qual è la sua opera?”: da questa domanda, che i monaci di ogni tempo ripetono ai loro “anziani”, prende le mosse e si sviluppa l’itinerario proposto in questo libro, che intende presentare in modo sinfonico la grande tradizione dei padri monastici del primo millennio cristiano. Il monaco emerge da questi testi come una bizzarra esistenza tutta tesa a rifarsi una bellezza perduta; è l’uomo dei grandi desideri, un amante della libertà, un cercatore della verità più profonda, un mendicante di Dio sulle strade del mondo, nel deserto, nel chiuso di una cella o in mezzo a una comunità numerosa. Agli occhi del mondo la sua vita è inutile; eppure di lui, profeta silenzioso, il mondo e la chiesa hanno bisogno per sentirsi contestati nelle proprie pretese di autosufficienza, per poter respirare a pieni polmoni e levare sempre di nuovo gli occhi verso il “Sole che spunta dall’alto”.
“L’itinerario monastico di ricerca dell’unità in se stesso, con gli altri e con Dio è qui ripercorso passo a passo, dal discernimento della vocazione fino al passaggio dalla morte alla Vita. E in questo cammino il lettore – che non è necessariamente monaco, ma che nella vita monastica pensa di poter trovare lezione e consolazione – è accompagnato da una schiera di fratelli e sorelle che lo hanno preceduto: non solo gli autori dei testi qui raccolti, ma anche tutti quei monaci, sovente anonimi, che di quei testi sono gli autentici protagonisti” (dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi).