Franco Cardini, Il turco a Vienna, Laterza, 2011, 28,00 €
La capitale dell'impero, l'esercito cristiano contro l'esercito turco, due mesi di assedio, una splendida domenica di gloria.
«Cominciò così la grande battaglia attorno alle mura di Vienna. Era il
12, nel giorno di domenica benaugurante per i cristiani. Alle quattro
del mattino, re Giovanni insieme con il figlio Jakub servì personalmente
e con devozione la messa celebrata da frate Marco nella cappella
camaldolese. Lo scontro si protrasse fino a sera per concludersi
trionfalmente in Vienna liberata; all'alba del giorno dopo, sotto il
ricco padiglione del gran visir conquistato dalle sue truppe che stavano
saccheggiando il campo ottomano, Giovanni III poteva scrivere una
trionfante lettera alla sua regale consorte. Terminava così, dopo due
lunghi mesi, l'incubo dell'assedio alla prima città del Sacro Romano
Impero e capitale della compagine territoriale ereditaria asburgica. Con
esso, l'ultima Grande Paura provocata da un assalto ottomano a una
Cristianità peraltro tutto meno che unita.»
La Francia del Re Sole è restata in disparte, ostile. La Russia di
Pietro il Grande ha assistito guardinga. L'Inghilterra, il mondo
baltico, la stessa cattolicissima Spagna si sono mantenuti lontani dal
teatro di guerra che ha visto la croce lottare contro la mezzaluna. Solo
un monarca musulmano, lo shah di Persia, sembra esultare senza riserve
per la sconfitta del collega ottomano.
È stata davvero una grande giornata, quel 12 settembre 1683, fondamentale per la storia dell'Europa moderna.
Nessun commento:
Posta un commento