Maria Ignazia Angelini, Prendere bene tutte le cose. L'ora della speranza cristiana, Vita e pensiero, 2011, 10,00 €
In questo tempo difficile e aspro, il registro del lamento rischia di permeare il nostro
stare al mondo e di farci perdere il contatto con la realtà, tenuta a distanza
dai deserti e i dirupi dell’insoddisfazione. Divenuta inaccessibile quella «terra
piana» su cui i nostri passi possano fare affidamento nel cammino della vita, è facile
che all’incertezza si accompagnino risentimento e critica. Rimedio a tale veleno
dell’anima è «prendere bene le cose, per il lato giusto», coglierne il lato buono
non in nome di un ingenuo ottimismo, ma in forza di una fiducia radicale nella bontà
della vita. Questa adesione alla realtà non è certo semplice, specie nei passaggi
più dolorosi dell’esistenza. Possiamo però farlo alla scuola di Gesù, seguendolo nel
suo affidarsi anche nell’ora decisiva. E sapendo che in tale abbandono si può far
conto sul Padre, che al Figlio dona la Vita che non tramonta.
Prendere bene tutte le cose consente di gustare l’avventura di vivere proprio così
come essa si dà, anche in questo nostro tempo di crisi che può rivelarsi tempo benedetto
di un nuovo inizio.
Maria Ignazia Angelini, è badessa del Monastero benedettino di Viboldone. Tra
le sue pubblicazioni si ricordano: Niente è senza voce. La vita monastica oggi
(2007), Donne in cerca di Dio (2011).
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