Otto Hermann Pesch, Tommaso d'Aquino. Limiti e grandezza della filosofia medievale. Una introduzione, Queriniana, 32,00 €
Il volume introduce innanzi tutto al 'mondo' di Tommaso (storico,
culturale, intellettuale, ecclesiale) e ne presenta l'insieme delle sue
opere. L'esposizione continua con la presentazione dei temi centrali
della sua teologia: fede e ragione, predestinazione e gratuità
dell'amore divino, giustificazione del peccatore, risurrezione della
carne e natura dell'uomo, carità e virtù, il peccato, alleanza e grazia
(teologia della storia), cristologia e soteriologia, sacramenti e
Chiesa, l'uomo immagine della Trinità. Attraverso questa analisi
l'autore arriva a cogliere ciò che unifica la sintesi di Tommaso: uno
sguardo sul mondo e sulla storia della salvezza in riferimento a Dio
Creatore.
Il metodo messo in opera dall'autore conduce innanzitutto a
prendere atto di ciò che ci rende estranei, oggi, al pensiero di
Tommaso d'Aquino, per farci cogliere poi le prospettive in cui si
situano le questioni trattate, soprattutto nelle Somme, i presupposti e i
principi che operano nelle risposte, per proporci infine una
trasposizione alle problematiche attuali.
Il riferimento costante
alle questioni della teologia odierna e alle posizioni critiche della
Riforma contribuisce a dare all'opera un'andatura viva e animata, oltre a
farne uno strumento per il dialogo ecumenico. Una tecnicità ridotta al
minimo, la chiarezza espositiva, la vivacità dello stile, fanno di
questo libro, dotto e leggibile, una vera 'introduzione', nuova nel suo
impianto, all'universo intellettuale e teologico di Tommaso d'Aquino.
Se noi risolviamo i problemi della fede col metodo della sola autorità, possediamo certamente la verità, ma in una testa vuota! (San Tommaso)
martedì 31 gennaio 2012
Chiesa cattolica
Walter Kasper, Chiesa cattolica. Essenza, realtà, missione, Queriniana, 2012, 35,00 €
Con questo nuovo libro Walter Kasper porta a termine un progetto perseguito per molti anni, completando così, con una ecclesiologia, le sue grandi monografie precedenti: quella sulla cristologia (Gesù il Cristo) e quella sulla dottrina di Dio (Il Dio di Gesù Cristo).
L’opera Chiesa cattolica comprende e sviluppa tre gruppi di temi: l’essenza, la realtà e la missione della Chiesa nel nostro tempo.
Innanzitutto il cardinal Kasper delinea, in una parte autobiografica introduttoria, il suo cammino personale e teologico nella e con la Chiesa. In tal modo egli prepara il campo per l’esposizione di una ecclesiologia cattolica, rinnovata nella linea del concilio Vaticano II.
Kasper tratta poi la questione della Chiesa in modo coerente alla luce della questione di Dio e del messaggio del Regno di Dio, con il preciso scopo di collocare la Chiesa sia nel contesto biblico che in quello esistenziale. Il significato della Chiesa si fonda, per Kasper, nel suo essere Chiesa di Gesù Cristo.
Con questo nuovo libro Walter Kasper porta a termine un progetto perseguito per molti anni, completando così, con una ecclesiologia, le sue grandi monografie precedenti: quella sulla cristologia (Gesù il Cristo) e quella sulla dottrina di Dio (Il Dio di Gesù Cristo).
L’opera Chiesa cattolica comprende e sviluppa tre gruppi di temi: l’essenza, la realtà e la missione della Chiesa nel nostro tempo.
Innanzitutto il cardinal Kasper delinea, in una parte autobiografica introduttoria, il suo cammino personale e teologico nella e con la Chiesa. In tal modo egli prepara il campo per l’esposizione di una ecclesiologia cattolica, rinnovata nella linea del concilio Vaticano II.
Kasper tratta poi la questione della Chiesa in modo coerente alla luce della questione di Dio e del messaggio del Regno di Dio, con il preciso scopo di collocare la Chiesa sia nel contesto biblico che in quello esistenziale. Il significato della Chiesa si fonda, per Kasper, nel suo essere Chiesa di Gesù Cristo.
Angeli custodi
Paola Barigelli Calcari - Marcello Stanzione, Gli angeli custodi. Nostri invisibili compagni di viaggio, Sugarco, 2011, 16,00 €
Nella sua storia la Chiesa ha
più volte dichiarato in maniera ufficiale l’esistenza degli angeli,
fondando le proprie affermazioni su Scrittura e Tradizione; e lo ha
fatto cercando di venir incontro a quei quesiti che sorgono nel cuore
dell’uomo nel momento in cui si porta con l’intelligenza sulla soglia
del mistero. Tali domande sono legittime, ma nello stesso tempo
pungenti: dove si fonda questa dottrina? È sopravvivenza di una
superstizione o espressione di una realtà vissuta? È proiezione di un
bisogno di sicurezza o consapevolezza profonda di aiuti celesti? Sono
grato a don Marcello Stanzione, esperto angelologo italiano, e a Paola
Barigelli-Calcari, teologa interessata a questo aspetto del credo
cristiano, per il presente volume, frutto della loro paziente ricerca e
competente analisi. Gli autori hanno raccolto queste ed altre domande;
con il loro lavoro hanno cercato di accompagnare il lettore attraverso
un percorso rigoroso e interessante, teso non a confutare obiezioni o ad
eliminare ogni genere di perplessità, bensì più semplicemente a
dimostrare che questo credo è credibile.
Con un linguaggio semplice, ma che non manca di far cogliere il solido fondamento critico e bibliografico, questo agile volume offre diversi spunti sulla conoscenza degli angeli custodi a partire dal loro compito primario: accompagnare la persona loro affidata da Dio, guidandola verso il bene preparato dal Creatore per ciascun vivente. Partendo da questa particolare angolatura l’itinerario non poteva non tener conto del valore di questa presenza nella testimonianza di vita dei santi, come pure non ha voluto tralasciare, invece, le perplessità di antichi e recenti negatori delle realtà angeliche.
Di qui il testo segna come una ripartenza ampliando lo sguardo ad una visione universale circa la credenza negli angeli da parte delle varie religioni, per passare poi in rassegna la raccolta della testimonianza biblica dell’Antico e del Nuovo Testamento, come pure gli apporti provenienti dal Magistero della Chiesa, dagli scritti cristiani dei primi tre secoli e dalla teologia medievale, dal Catechismo della Chiesa Cattolica e da recenti affermazioni di Pontefici.
In un tempo in cui alcune prospettive rischiano di essere come annichilite da un immanentismo scientista o, all’opposto, da un fideismo ingenuo, quasi a renderci incapaci di affermare qualcosa di significativo sull’argomento, ritengo molto utile un volume come questo, in cui il lettore può trovare un aiuto nel conoscere seriamente il pensiero cattolico sulle realtà angeliche.
Dalla Presentazione di mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone
Con un linguaggio semplice, ma che non manca di far cogliere il solido fondamento critico e bibliografico, questo agile volume offre diversi spunti sulla conoscenza degli angeli custodi a partire dal loro compito primario: accompagnare la persona loro affidata da Dio, guidandola verso il bene preparato dal Creatore per ciascun vivente. Partendo da questa particolare angolatura l’itinerario non poteva non tener conto del valore di questa presenza nella testimonianza di vita dei santi, come pure non ha voluto tralasciare, invece, le perplessità di antichi e recenti negatori delle realtà angeliche.
Di qui il testo segna come una ripartenza ampliando lo sguardo ad una visione universale circa la credenza negli angeli da parte delle varie religioni, per passare poi in rassegna la raccolta della testimonianza biblica dell’Antico e del Nuovo Testamento, come pure gli apporti provenienti dal Magistero della Chiesa, dagli scritti cristiani dei primi tre secoli e dalla teologia medievale, dal Catechismo della Chiesa Cattolica e da recenti affermazioni di Pontefici.
In un tempo in cui alcune prospettive rischiano di essere come annichilite da un immanentismo scientista o, all’opposto, da un fideismo ingenuo, quasi a renderci incapaci di affermare qualcosa di significativo sull’argomento, ritengo molto utile un volume come questo, in cui il lettore può trovare un aiuto nel conoscere seriamente il pensiero cattolico sulle realtà angeliche.
Dalla Presentazione di mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone
Scritti apologetici
Gianpaolo Barra, Costruire sulla roccia. Scritti scelti di apologetica da Timone, Sugarco, 2011, 18,80 €
Se chi avrà la bontà di leggere
queste pagine ne trarrà giovamento, la sua gratitudine dovrà
indirizzarsi esclusivamente ai giornalisti e agli studiosi che dal 1999,
anno della sua fondazione, collaborano al mensile di apologetica
cattolica il Timone, del quale il sottoscritto è direttore
responsabile. Francamente, non posso rivendicare alcun merito: mi sono
limitato a selezionare gli articoli«più significativi» pubblicati nei
primi cento numeri del mensile (dal maggio 1999, quando uscì il primo
fascicolo allora a periodicità bimestrale, fino al febbraio 2011, quando
è stato pubblicato il numero cento). Sul Timone scrive una
formidabile squadra di autori: negli anni si è venuta accumulando una
tale quantità di scritti da lasciarmi solo l’imbarazzo della scelta. Il
lettore trova qui, opportunamente divisi per «argomenti» – attualità,
cultura, storia, filosofia, etica, spiritualità, scienza... –, articoli
di apologetica cattolica. Solo qualche decennio fa, il termine era
demonizzato e impronunciabile, essendo legato – si diceva... ma qualcuno
ancora oggi lo sostiene – ad un cristianesimo «pre-conciliare», datato,
trionfalistico, lontano dalla sensibilità delicata e dubitativa
dell’uomo che la Chiesa incontra oggi nella sua missione
evangelizzatrice. Oggi i tempi sono cambiati e una rivista come il Timone, che si dichiara di «informazione
e formazione apologetica», può contare su decine di migliaia di lettori
e abbonati. Quanti la seguono con attenzione e affetto sanno bene che
l’apologetica è una disciplina antica. Agli albori del cristianesimo,
infatti, gli «apologeti» illustravano le ragioni per credere
presentandole sia alle autorità laiche sia agli eretici che si
allontanavano dalle verità della fede cattolica. Non solo illustrare le
ragioni della fede, ma anche e soprattutto difenderle dagli attacchi,
dalle accuse e dalle contestazioni, che mai sono mancate nel corso della
bimillenaria storia della Chiesa, è il compito dell’apologetica. Ed è
questo lo scopo che si prefigge, fin dal primo numero, una rivista di
apologetica come il Timone.
Dalla Prefazione di Gianpaolo Barra
Dalla Prefazione di Gianpaolo Barra
domenica 29 gennaio 2012
Lo sterco del diavolo
Jacques Le Goff, Lo sterco del diavolo. Il denaro nel Medioevo, Laterza, ed. 2012, 11,00 €
La principale rappresentazione simbolica del denaro nell'iconografia medievale è una borsa che, appesa al collo di un ricco, lo trascina all'Inferno.
Jacques Le Goff racconta secoli di storia in cui la Carità contava più del Mercato
Il denaro nel senso in cui lo intendiamo oggi è un prodotto della modernità. Non è un protagonista di primo piano del Medioevo, né dal punto di vista economico e politico né da quello psicologico ed etico; è meno importante e meno presente di quanto non lo fosse nell'Impero romano, e soprattutto assai meno centrale di quanto non diventerà nei secoli successivi.
Dai pulpiti medievali risuona la condanna dell'avarizia come peccato capitale e le parole dei monaci e dei frati elogiano la carità ed esaltano la povertà come ideale incarnato da Cristo. Non l'accumulo, non la ricchezza garantiscono il buon vivere. La salvezza è nel dono e nel sostegno ai deboli. La pecunia è maledetta e sospetta, perché il denaro e il potere economico non sono ancora arrivati a emanciparsi dal sistema globale di valori proprio della religione e della società cristiana.
Con l'entusiasmo, la curiosità intellettuale, la scrittura brillante di sempre, Jacques Le Goff regala un prezioso scorcio di mondo.
La principale rappresentazione simbolica del denaro nell'iconografia medievale è una borsa che, appesa al collo di un ricco, lo trascina all'Inferno.
Jacques Le Goff racconta secoli di storia in cui la Carità contava più del Mercato
Il denaro nel senso in cui lo intendiamo oggi è un prodotto della modernità. Non è un protagonista di primo piano del Medioevo, né dal punto di vista economico e politico né da quello psicologico ed etico; è meno importante e meno presente di quanto non lo fosse nell'Impero romano, e soprattutto assai meno centrale di quanto non diventerà nei secoli successivi.
Dai pulpiti medievali risuona la condanna dell'avarizia come peccato capitale e le parole dei monaci e dei frati elogiano la carità ed esaltano la povertà come ideale incarnato da Cristo. Non l'accumulo, non la ricchezza garantiscono il buon vivere. La salvezza è nel dono e nel sostegno ai deboli. La pecunia è maledetta e sospetta, perché il denaro e il potere economico non sono ancora arrivati a emanciparsi dal sistema globale di valori proprio della religione e della società cristiana.
Con l'entusiasmo, la curiosità intellettuale, la scrittura brillante di sempre, Jacques Le Goff regala un prezioso scorcio di mondo.
Il vescovo Giovanni Battista Montini
Fulvio De Giorgi, Mons. Montini. Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento, Il Mulino, 2012, 28,00 €
Il volume ricostruisce la biografia intellettuale di Giovanni Battista Montini dalla nascita (1897) alle soglie dell'episcopato milanese nel 1954, illuminando dunque la fase, fondamentale ma non abbastanza conosciuta, della formazione del futuro Paolo VI, del suo impegno come guida delle élites giovanili cattoliche e poi nella Segreteria di Stato, a stretto contatto prima con Pio XI e poi con Pio XII. Montini maturò in quegli anni una visione caratterizzata da una grande apertura alla civiltà moderna. Anche utilizzando documentazione inedita, De Giorgi porta in luce le riflessioni originali di quella che fu probabilmente una delle personalità più importanti del Novecento cattolico italiano, inserendola nel più generale contesto di storia culturale, sul piano sia civile sia ecclesiale.
Il volume ricostruisce la biografia intellettuale di Giovanni Battista Montini dalla nascita (1897) alle soglie dell'episcopato milanese nel 1954, illuminando dunque la fase, fondamentale ma non abbastanza conosciuta, della formazione del futuro Paolo VI, del suo impegno come guida delle élites giovanili cattoliche e poi nella Segreteria di Stato, a stretto contatto prima con Pio XI e poi con Pio XII. Montini maturò in quegli anni una visione caratterizzata da una grande apertura alla civiltà moderna. Anche utilizzando documentazione inedita, De Giorgi porta in luce le riflessioni originali di quella che fu probabilmente una delle personalità più importanti del Novecento cattolico italiano, inserendola nel più generale contesto di storia culturale, sul piano sia civile sia ecclesiale.
Il senso della storia
Pietro Rossi, Il senso della storia. Dal Settecento al Duemila, Il Mulino, 2012, 27,00 €
Usata per la prima volta da Voltaire nel titolo di un saggio del 1765, l'espressione "filosofia della storia" indicava un nuovo modo di leggere le vicende umane, nato dalla consapevolezza che le storie di città o di popoli, delle loro strutture politiche e dei loro conflitti, e anche di singoli personaggi, pur nella loro varietà, costituiscono un tutto unitario, e che quindi è possibile delineare una "storia universale". La filosofia della storia nasce così come fenomeno specificamente moderno, che l'autore ricostruisce in queste pagine facendo riferimento a contesti ben precisi: l'affermazione della cultura illuministica, la critica alla rivoluzione francese, la rivoluzione industriale, l'ideologia del nazionalismo e della lotta di classe, le grandi crisi del Novecento, fino allo sviluppo della società post-industriale e alla globalizzazione.
Usata per la prima volta da Voltaire nel titolo di un saggio del 1765, l'espressione "filosofia della storia" indicava un nuovo modo di leggere le vicende umane, nato dalla consapevolezza che le storie di città o di popoli, delle loro strutture politiche e dei loro conflitti, e anche di singoli personaggi, pur nella loro varietà, costituiscono un tutto unitario, e che quindi è possibile delineare una "storia universale". La filosofia della storia nasce così come fenomeno specificamente moderno, che l'autore ricostruisce in queste pagine facendo riferimento a contesti ben precisi: l'affermazione della cultura illuministica, la critica alla rivoluzione francese, la rivoluzione industriale, l'ideologia del nazionalismo e della lotta di classe, le grandi crisi del Novecento, fino allo sviluppo della società post-industriale e alla globalizzazione.
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