lunedì 27 febbraio 2012

Le origini del cristianesimo e del giudaismo rabbinico

Gabriele Boccaccini - Piero Stefani, Dallo stesso grembo. Le origini del cristianesimo e del giudaismo rabbinico, EDB, 2012, 16,50 €
Il rapporto tra ebrei e cristiani ricorda quello dei due figli di Rebecca: Giacobbe ed Esaù. Due fratelli gemelli, così simili e così diversi: l'uno peloso e l'altro glabro, l'uno così forte, l'altro troppo furbo; si combatterono fin nel ventre materno per condurre una vita nello scontro, nella paura o nell'indifferenza reciproca. Ma poi l'impossibile accadde: dopo anni di separazione e pur tra mille sospetti e ripensamenti, le loro strade si incontrarono di nuovo e allora, corsisi incontro, si abbracciarono, si baciarono e piansero (cf. Gen 33,4).
Il volume intende fare luce sulla complessità delle origini cristiane e del giudaismo coevo, per leggerne vicinanze e richiami, difficoltà e malintesi. Nella prospettiva che le due strade si incontrino di nuovo.

Prefazione (C.M. Martini). A. LA NASCITA PARALLELA DEL CRISTIANESIMO E DEL GIUDAISMO RABBINICO (G. Boccaccini). Introduzione.
I. CRISTIANESIMO TRA NOVITÀ E CONSERVAZIONE. 1. Gesù ebreo: ma che tipo di ebreo? 2. Essenismo, enochismo e origini cristiane. 3. Il Messia Figlio dell'Uomo. 4. Il Messia cristiano e il perdono dei peccati.
II. GIUDAISMO RABBINICO TRA NOVITÀ E CONSERVAZIONE. 1. L'origine sinaitica come mito fondante del giudaismo rabbinico. 2. Daniele e l'emergere di una tradizione proto-rabbinica. 3. Il Secondo libro dei Maccabei e il problema del martirio. 4. I Salmi di Salomone e l'affermarsi del messianismo escatologico. 5. Lo Pseudo-Filone e l'eternità del patto. 6. Il Secondo libro di Baruc e l'esclusività della Torah. 7. Targum Neofiti, 'Abot e le origini del giudaismo rabbinico. Conclusione. 1. Le origini parallele di cristianesimo e giudaismo rabbinico. 2. Un futuro di riconciliazione. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE. B. EBREI E GENTILI NELLA CHIESA DELLE ORIGINI (P. Stefani). Premessa. 1. Chi è ebreo, chi è cristiano? 2. Paolo di Tarso ebreo o cristiano? 3. Ebrei, proseliti e timorati di Dio.
I. I MOLTI VOLTI DEL GIUDAISMO DEL I SECOLO. II. ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA AI GALATI. L'assemblea di Gerusalemme. III. IL «SÌ» E IL «NO» EBRAICO A GESÙ. IV. LA RICONCILIAZIONE IN CRISTO. Ecclesia ex circumcisione et Ecclesia ex gentibus.

Nuovo atlante biblico interdisciplinare

Giacomo Perego - Mario Cucca,  Nuovo atlante biblico interdisciplinare, San Paolo, 2012, 25,00 €
La nuova edizione, completamente rivista e aggiornata, dell'"Atlante biblico interdisciplinare": un volume in grado di fare, in poche pagine, il punto sulla ricerca biblica, storica e archeologica sui diversi libri della Scrittura, che si rivolge a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza del mondo biblico ponendosi nel contesto ampio dei testi sacri. 24 capitoli, 75 documenti archeologici, 90 mappe, 100 immagini, insieme a ricostruzioni, documenti, testi significativi, per ripercorrere la Bibbia in dialogo con la storia, la geografia, l'archeologia e la teologia, il tutto arricchito da appendici e indici.

venerdì 24 febbraio 2012

A Santiago sulla via antica

Donatella Capizzi Maitan, A Santiago lungo il cammino primitivo e il cammino inglese, Terre di mezzo, 2012, 18,00 €
Dall'affascinante Oviedo, nel Nord della Spagna, fino a Lugo in Galizia passando per i monti delle Asturie: è il Cammino Primitivo, la Via più antica verso Santiago, e per molto tempo la sola praticabile. Tredici giorni a piedi in un susseguirsi di montagne, boschi e pascoli, tra cittadine pittoresche e vestigia romane, per chi ha già percorso il Cammino Francese o ha solo due settimane di tempo.
Ma a Santiago potrete arrivare anche lungo il Cammino Inglese: cinque giorni a piedi partendo da A Coruña o Ferrol sulla costa occidentale della Spagna dove nel Medioevo approdavano i pellegrini provenienti dal Nord Europa. Un itinerario tutto galiziano tra spiagge e piccoli porti, in un piacevole alternarsi di paesini e vasti boschi di eucalipti.
Per ogni cammino gli itinerari, le cartine, le altimetrie, i luoghi da visitare, dove dormire e dove mangiare.

Roma e Gerusalemme, Giudei e Romani

Martin Goodman, Roma e Gerusalemme. Lo scontro delle civiltà antiche, Laterza, 2012
Nel 70 d.C., dopo una guerra durata quattro anni, tre legioni romane comandate dal futuro imperatore Tito circondano, assediano e infine devastano la città di Gerusalemme. Sessant’anni più tardi, la distruzione della città è completata. Sulle sue rovine, l’imperatore Adriano costruisce la romana Aelia Capitolina, dove ai Giudei è proibito perfino entrare. Eppure, fino ad allora i Romani erano stati tolleranti con loro quanto con gli altri popoli dell’impero. Vessati da tasse arbitrarie, umiliati, ostacolati nella pratica della propria religione, gli Ebrei sono derubati perfino del nome della propria terra: la Giudea viene ribattezzata Palestina. Cosa scatena un conflitto tanto rabbioso? Perché, tra le numerose popolazioni assoggettate al dominio romano, solo quella giudaica riceve un trattamento così repressivo, così brutale? Perché accade questo disastro? Cosa, nella società giudaica e romana, rende impossibile la coesistenza? Questo libro superbo, avvincente, chiaro e scorrevole, firmato da uno dei principali studiosi mondiali dell’antica Roma e del mondo giudaico, racconta e spiega questa battaglia titanica, perché quella politica di ostilità radicale servì gli interessi di Roma e come la prima generazione di Cristiani prese le distanze dalle proprie origini ebraiche divenendo sempre più ostile.

Era inevitabile l'urto tra romani e giudei? Assolutamente no. Anzi, la tesi di Goodman è che quei due mondi avrebbero potuto benissimo coesistere come avevano fatto fin lì: fu la lotta per il potere a Roma che provocò la catastrofe.
Paolo Mieli, "Corriere della Sera"

Quasi ottocento pagine di notizie ma soprattutto di vita trascorsa. Fatti importanti ma anche quotidianità che per Goodman diventa essenziale per capire il perché dello scontro.
Elena Loewenthal, "Tuttolibri"

Tutti quelli che cercano una reale comprensione della questione mediorientale dovrebbero leggere questo libro sui due secoli cruciali della storia giudaica e potrebbero imparare molto da quella antica tragedia.
Diarmaid MacCulloch, "The Guardian"

Cupo e magistrale. Se la presa della Bastiglia ha dato forma alla storia del diciannovesimo e ventesimo secolo, si potrebbe dire che il ventunesimo è stato forgiato dalla caduta, quasi duemila anni fa, di Gerusalemme.
Tom Holland, "The Sunday Times"

Roma e Gerusalemme è, tra le altre cose, una storia dell'antisemitismo – o meglio della giudeofobia. Martin Goodman è il candidato più adatto per ritagliarsi una strada attraverso lo spesso groviglio di credenze, pregiudizi e falsa coscienza.
Paul Cartledge, "The Sunday Telegraph"

giovedì 23 febbraio 2012

A testa alta. Don Giuseppe Puglisi

Bianca Stancanelli, A testa alta. Don Giuseppe Puglisi: storia di un eroe solitario, Einaudi, 2012 (ristampa), 11,00 €
"Questa è la storia di Giuseppe Puglisi, prete-coraggio in terra di Sicilia. Fu eliminato nel 1993 perché, sottraendo i bambini alla strada, li sottraeva al reclutamento della mafia che nel rione Brancaccio, alle porte di Palermo, ha da tempo immemorabile creato un vivaio di manovalanza criminale. Un caso di inquietante solitudine. La solitudine dell'uomo di fede, impavido fino al sacrificio di sé. Una solitudine che Bianca Stancanelli racconta con appassionata meticolosità e rara efficacia letteraria nella convinzione - vedi la citazione di Borges in apertura di libro - che talvolta, a illuminare il buio della nostra generale codardia, basta l'esempio di un solo hombre valiente. È un modo per avvertire il lettore che quella che si accinge a leggere è la biografia di un piccolo prete dal grande cuore, un eroe vero tra tanti eroi di cartapesta, deciso a dare un'anima a un quartiere che un'anima non l'ha mai avuta, un quartiere abbandonato dallo Stato e posseduto dal diavolo, dove è già un atto di sfida camminare a testa alta". (Ermanno Rea)

Medio Oriente. Una storia dal 1918

Marcella Emiliani, Medio Oriente. Una storia dal 1918 a oggi, Laterza, 2012, 25,00 €
Il Medio Oriente era un vulcano pronto a esplodere da decenni. La scossa è arrivata all'inizio del 2011 e ha, partendo dalla Tunisia, rapidamente investito l'Egitto, la Libia, lo Yemen, la Siria, il Bahrein, la Giordania, il Marocco e l'Algeria, facendo tremare dalle fondamenta tutti i regimi dell'area. Il volume ripercorre le tappe fondamentali del confronto dei paesi arabi con l'Occidente, dai tentativi riformistici dell'Impero ottomano alla fine dell'Ottocento al moltiplicarsi dei conflitti nel Novecento, dall'imporsi di ideologie secolari del riscatto alla deriva islamista radicale, uno dei risultati più negativi della costante negazione della democrazia che ha caratterizzato tutti i regimi mediorientali nel XX secolo, con le uniche eccezioni di Israele e della Turchia. Non manca, tra gli attori di questa storia contemporanea tra le più convulse del pianeta, il petrolio. Da solo il Medio Oriente vanta il 56,6% delle riserve mondiali di greggio e il 40,6% di quelle di gas: quanto basta per minare la stabilità della regione, oggetto dei desideri e delle interferenze delle potenze di ieri e di oggi, e quanto basta anche a giustificare la sopravvivenza fino al terzo millennio di regimi anacronistici e totalmente illiberali, tollerati dall'Occidente proprio perché garanti dei rifornimenti energetici. Parlando di Medio Oriente dovremo perciò tenere nel dovuto conto che è una delle regioni del pianeta più importanti negli equilibri internazionali...

mercoledì 15 febbraio 2012

Credere per vedere. Razionalità e irrazionalità

Jean-Luc Marion, Credere per vedere. Riflessioni diverse sulla razionalità della Rivelazione e l'irrazionalità di alcuni credenti, Lindau, 2012, 24,00 €
In che modo e secondo quali percorsi è possibile porre nuovamente l’inesauribile questione del rapporto tra ragione e fede? Oggi meno che mai esse si contrappongono, nonostante una larga parte del dibattito pubblico non cessi di affermarne la rivalità.
Si può forse perdere la fede, ma non certo perché la ragione riesca a mostrarne l’illusorietà. D’altra parte può accadere che la ragione si scopra incapace di comprendere una parte – e una parte essenziale – delle esperienze che facciamo nel corso della vita, e questo porta frettolosamente a concludere che la ragione non può abbracciare tutto e che bisogna perciò abbandonare all’incomprensibilità spazi immensi della nostra esistenza. Sorge così il regno della credenza e dell’opinione, che molto presto saranno espulse dal campo del pensabile. Da questo sonno della ragione nascono gli incubi dell’ideologia e dell’idolatria.
La separazione tra fede e ragione, che tanti sembrano ritenere ovvia e del tutto naturale, si origina innanzitutto proprio da una mancanza di razionalità, dalla resa a tavolino della ragione dinanzi al supposto impensabile. Se non si perde la fede per eccesso di pratica della razionalità, può accadere al contrario che si perda in razionalità allorché si esclude troppo in fretta la fede e l’ambito che essa dice di aprire, cioè quello della Rivelazione.
Come già sant’Agostino scriveva, «l’intelligenza è il frutto della fede. Non cercare dunque di capire per credere, ma credi per capire, poiché “se non credete, non capirete”». Non si tratta di vedere, cioè di conoscere in modo «chiaro e distinto», per credere sempre di più, ma, al contrario, di credere per essere in grado di vedere e comprendere.

Nota sull'autore: Jean-Luc Marion, nato nel 1946, è filosofo di fama internazionale, titolare della cattedra di Metafisica alla Sorbona di Parigi e professore all’Università di Chicago. Il 6 novembre 2008 è stato eletto all’Académie Française, dopo la morte del cardinale di Parigi Jean-Marie Lustiger. Co-fondatore della rivista cattolica «Communio» (con Joseph Ratzinger, Hans Urs von Balthasar e Henri de Lubac, tra gli altri), Marion è autore di numerose opere tradotte in tutto il mondo. Tra quelle uscite in Italia, ricordiamo: Dio senza essere; Il fenomeno erotico; Dialogo con l’amore; Il visibile e il rivelato; Riduzione e donazione. Ricerche su Husserl, Heidegger e la fenomenologia.

Dal libro:
«Fede e ragione, credere o sapere, credere senza certezza o sapere in modo scientificamente certo, quale opposizione ci sembra più evidente? Inoltre, se si aggiunge che si tratta della “scienza moderna” nei confronti della fede cristiana, la dicotomia s’impone senza discussione, pronta per ogni dibattito preconfezionato e per ogni disputa ideologica. Dovremmo dunque diffidare di tale pretesa evidenza, poiché, per una strana inversione, in questo dibattito banale l’atteggiamento autoritario si trova oggi immancabilmente dal lato della “scienza”, oggetto della più incrollabile fede per i propri devoti, mentre, dall’altro lato, il dubbio, il senso critico e l’atteggiamento di ricerca restano appannaggio (certo, talvolta involontario) dei “credenti”. Come hanno dimostrato i migliori filosofi della scienza, non vi è nulla di più fragile di tale opposizione, e il lavoro più importante di uno spirito semplicemente onesto e consapevole sarebbe proprio quello di mostrarne l’artificiosità inaccettabile, poiché la fede ha le proprie ragioni e la ragione scientifica ha le proprie credenze.»
J.-L. Marion

L'ultimo esorcista

Gabriele Amorth - Paolo Rodari, L'ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana, Piemme, 2012, 16,50 €
All'età di 86 anni, padre Gabriele Amorth esegue ancora dagli 8 ai 10 esorcismi al giorno, compresi le domeniche e il giorno di Natale. In molti lo conoscono come il più autorevole esorcista a livello mondiale, intervistato dalla stampa cattolica e laica, invitato in decine di trasmissioni televisive, protagonista di migliaia di pagine sul web; pochi sanno che prima di diventare sacerdote fece la guerra, fu partigiano e prese una laurea in Giurisprudenza. Fine teologo mariano, fu per molti anni direttore della rivista "Madre di Dio". Poi, la svolta inattesa: il cardinale Ugo Poletti, a Roma, lo invitò ad affiancare un altro grande esorcista, padre Candido, affidandogli l'incarico ufficiale. Rivive in queste memorie una serie impressionante di storie che testimoniano della potenza del Male e del Maligno: il diavolo si impossessa di atei e credenti, di persone pie e di peccatori, e attraverso riti e preghiere di liberazione padre Gabriele cerca di alleviare le pene di molte persone. Nel suo lungo racconto, Amorth trova il coraggio di lanciare una sconvolgente denuncia: la Chiesa non crede più all'esistenza del Demonio, i vescovi non nominano più esorcisti nelle loro diocesi, Satana abita le stanze del Vaticano e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica della liberazione delle anime. L'ultimo esorcista non ha eredi, ma la battaglia contro le potenze delle tenebre è destinata a durare fino alla fine dei tempi.

mercoledì 8 febbraio 2012

Piccolo mondo vaticano

Aldo Maria Valli, Piccolo mondo vaticano. La vita quotidiana nella città del Papa, Laterza, 2012, 16,00 €
Se oltrepassi il confine, entri in una dimensione singolare, nella quale convivono l'umano e il divino, lo straordinario e il quotidiano.
Aldo Maria Valli è una guida d'eccezione per varcare la soglia del più piccolo Stato al mondo, il più misterioso.
«All'ingresso di porta Sant'Anna, subito dopo il controllo della gendarmeria, sulla destra, c'è un bancomat dello Ior. Si trova in una nicchia ricavata nel muro e, apparentemente, è come tutti i bancomat di questo mondo. Se però vi avvicinate (e siete in compagnia di chi dispone dell'apposita tessera) scoprite che ha una particolarità. Le istruzioni, oltre che in italiano, francese, tedesco, inglese e spagnolo, sono fornite anche nella lingua dei padri. "Carus expectatusque venisti" dice la videata introduttiva: in pratica, "benvenuto". Dopo di che, ecco l'indicazione operativa: "Inserto scidulam quaeso ut faciundam cognoscas rationem", che sarebbe come dire "inserisci per favore la scheda, per accedere alle operazioni consentite". I latinisti hanno un po' arricciato il naso, perché secondo loro l'adattamento è stato un po' troppo disinvolto, ma bisogna ammettere che non è facile tradurre in una lingua antica concetti moderni. E una volta inserita la scidula che succede? Quattro le opzioni: "deductio ex pecunia" (prelievo), "rationum aexequatio" (saldo), "negotium argentarium" (movimenti) e "retrahe scidulam deposita" (ritirare la tessera). L'unico problema è che se scegliete la prima opzione dopo pochi secondi il bancomat sputerà fuori comunissimi euro e non preziose monete romane d'oro e d'argento».
Aldo Maria Valli non lesina dettagli, spiega come si entra in Vaticano, racconta curiosità, stranezze e aneddoti, visita il garage del papa, fa un giro nell'appartamento pontificio, entra anche nella mensa, nel supermercato e nella famosa farmacia, scopre che a Castel Gandolfo ci sono una fattoria e un pollaio e gli astronomi dell'Osservatorio cercano gli extraterrestri, indaga i molti misteri, dall'omicidio del comandante delle guardie svizzere alla talpa del caso Orlandi.

Nostalgia di Dio

Silvano dell'Athos, Nostalgia di Dio, Qiqajon, 2012, 25,00 €
La prima traduzione completa dai testi originali.
Silvano scrive con il respiro lento e profondo della preghiera. Scrive con l’audacia di chi spera l’insperabile. Le sue parole esprimono la forza di una speranza senza confini, per ogni uomo, per la creazione intera. Il pianto di Adamo, l’inconsolabile nostalgia di Dio che abita gli abissi del cuore umano, diventa invocazione di un volto, epiclesi allo Spirito santo perché disveli in noi i tratti del volto di Cristo, il Figlio amato, l’inalterata immagine e somiglianza del Padre. Raccolto in un unico volume, il corpus degli scritti a noi pervenuti rappresenta ormai un classico della spiritualità del nostro tempo: appunti e lettere che restituiscono i lineamenti di uno starec reso per grazia somigliantissimo al suo Signore, mite e umile di cuore.
Silvano dell’Athos (1866-1938), giunto dalla Russia nel 1892 alla Santa montagna e canonizzato dalla chiesa ortodossa il 26 novembre 1987, appare oggi uno dei più grandi uomini spirituali del xx secolo, molto amato sia in oriente sia in occidente. Di san Silvano le nostre edizioni hanno già pubblicato Non disperare! Scritti inediti e vita (1994).

Le tappe della vita spirituale

  Giuseppe Hazzaya, Le tappe della vita spirituale, Qiqajon, 2012, 25,00 €
Tu, fratello mio, come un sapiente
sii attento ai segni che ti abbiamo esposto,
così nostro Signore sarà per te maestro e guida.
Di lui noi invochiamo
la santa misericordia per te,
per noi e per chiunque
si imbatterà in queste righe,
affinché, nel giorno della sua manifestazione gloriosa dal cielo,
siamo elevati all’incontro con lui.
Nella Lettera sulle tre tappe – qui tradotta per la prima volta in italiano – Giuseppe Hazzaya, padre siriaco dell’viii secolo, traccia un sapiente itinerario spirituale, frutto della sua lunga esperienza quale guida di una comunità monastica. Articolato in tre tappe – corporea, psichica e spirituale –, il percorso proposto da Giuseppe mostra una profonda conoscenza dell’uomo e di quanto abita il suo cuore: viene così delineato un cammino concreto di fecondità spirituale in vista della comunione con Dio e con gli uomini. L’insegnamento contenuto in queste pagine, allora, pur indirizzandosi in particolare a chi vive l’avventura monastica, si rivela strumento utile e prezioso per ogni cristiano.

sabato 4 febbraio 2012

Il vescovo: istituzione e umanità

Carlo Maria Martini, Il vescovo. Dubbio e speranze, Rosenberg & Sellier, 2012, 8,50 €
"Vorrei parlare del vescovo così come concretamente vive. Desidero descrivere il suo rapporto con le categorie di persone con cui viene a contatto, come passa i diversi momenti della sua giornata, quali sono i suoi primi impegni, che cosa avviene nell'incontro con la gente... Ricordo che nella mia fanciullezza consideravo il vescovo qualcuno che stava come in una nicchia nella chiesa per ricevere l'omaggio dei fedeli. In questo scritto vorrei tirarlo giù da quella nicchia e vederlo a contatto con la gente, così come realmente avviene. Intendo esprimere qualcosa che dia una immagine di lui meno vaporosa e ieratica, più viva e senza false pretese." Il cardinale Carlo Maria Martini propone una riflessione inedita, frutto della sua esperienza personale, su una figura istituzionale molto nominata nei mezzi di informazione ma forse non sempre davvero conosciuta. Dalla domanda "come si diventa vescovi?" al racconto delle relazioni amichevoli, critiche o polemiche con credenti e non credenti si arriva alle caratteristiche che rendono il vescovo capace di vivere e di annunciare il Vangelo nel mondo postmoderno. Un libro intenso che si prende cura della parola "vescovo", per toglierla dai riflettori della banalizzazione quotidiana e per renderla accessibile a tutti, chiarendo dubbi e curiosità.

Benedette guerre. Le crociate

Alessandro Barbero, Benedette guerre. Crociate e Jihad, Laterza, 2009, 10,00 €
"Le Crociate: e cioè l'avventura di quei cristiani che hanno accettato l'appello del papa, sentendone il fascino, e si sono messi in gioco, facendo cose che oggi ci sembrano assai discutibili e che invece a loro sembravano sacrosante. Il fatto è che i musulmani non sono rimasti inerti quando un'orda di barbari sanguinari venuti da chissà dove, per di più miscredenti, è entrata in terra islamica seminando distruzione." Le Crociate, raccontate in modo diretto e brillante da Barbero, sono tremende esplosioni di violenza, forma sui generis di pellegrinaggio, valvola di sfogo per un'Europa sovraffollata; ma sono anche il momento in cui due mondi rivali, che non sanno di avere profonde radici comuni, si incontrano e si descrivono a vicenda.

giovedì 2 febbraio 2012

Salvati per grazia

Bernard Sesboué, Salvati per grazia, Edb, 2012, 29,50 €
La giustificazione per grazia mediante la fede è il tema simbolico del conflitto che ha separato cattolici e luterani al tempo della Riforma. Oggi è tornata a essere l’oggetto di un dialogo condotto in un clima di reciproca benevolenza ritrovata e coltivato nella speranza di una piena riconciliazione fra le Chiese. Il volume presenta il dossier di questa vicenda, che si estende su cinque secoli, e costituisce anche un contributo teologico, di teologia sistematica e di teologia ecumenica. Si tratta di uno strumento di lavoro assai documentato e insieme di un tentativo d’interpretazione, sia del passato sia della situazione attuale.
La sintesi e il bilancio offerti dall’autore - coinvolto da quattro decenni nel dialogo ecumenico - sono strettamente coerenti con la sua radice ecclesiale.