Chaim Potok, Storia degli ebrei, Garzanti, 2007, 16,50 €
Chaim Potok, uno dei più significativi romanzieri del nostro tempo, narra quattromila anni di vagabondaggi del popolo ebraico, dall'antica Ur – la prima civiltà creata dall'uomo – fino alla creazione dello stato d'Israele. Immerge queste vicende nel flusso della Storia con la potenza evocativa e i coinvolgenti ritmi narrativi di un antico bardo – e al tempo stesso si confronta con le acquisizioni degli studiosi contemporanei.
Al centro della sua riflessione è il rapporto degli ebrei con gli altri popoli e le altre religioni. Dapprima Israele si scontra con il paganesimo antico, quello delle tribù e dei regni che un tempo abitavano il Medio Oriente, e si misura con la classicità greca e romana. Al successivo impatto con il cristianesimo e l'islam, seguirà negli ultimi due secoli l'incontro con il «nuovo paganesimo» di un mondo secolarizzato. Nella visione di Potok, la diaspora del popolo ebraico non attraversa solo popoli e terre, ma anche differenti concezioni del mondo, del divino e della società, in un continuo confronto destinato a incidere sulle identità degli uni e degli altri.
Questa Storia degli ebrei è una ampia ricostruzione storica, condotta con il piglio avvincente del grande scrittore, puntuale nella sequenza dei fatti ma ricca di pagine commoventi. La vita e il destino degli ebrei in varie epoche e paesi emergono in tutta la loro varietà e ricchezza, e conducono a una illuminante riflessione sul ruolo di Israele nella storia, e sul ruolo che la storia ha avuto nel determinare le vicende del «popolo eletto».
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